Timothy Ormezzano
TORINO - Un uomo (quasi) solo al comando per guidare la Juve

Timothy Ormezzano
TORINO - Un uomo (quasi) solo al comando per guidare la Juve che verrà. Si chiama Sarri, a meno di un (improbabile) dietrofront del Chelsea. Da non scartare definitivamente le costosissime ipotesi Pochettino e Klopp, mentre nel piano B di pronto uso c'è sempre Simone Inzaghi.
Paratici esce allo scoperto, smentendo (una volta per tutte?) l'ipotesi-Guardiola: «Mai avuto contatti, non ci abbiamo mai pensato, Guardiola è sotto contratto con il City. Certe voci mi sono sembrate molto strane. Detto questo, abbiamo le idee chiare ma ci sono ancora tante competizioni in corso». Il riferimento è soprattutto alla finale di Europa League di mercoledì tra il Chelsea di Sarri e l'Arsenal.
Infine, in merito a un grande colpo alla Pogba: «Non dobbiamo fare clamore, ma costruire la migliore squadra possibile. Agiremo anche secondo le direttive del nuovo allenatore». La Juve di Sarri dovrebbe ripartire da Dybala, uno dei sacrificabili di Allegri: «Abbiamo grandissima fiducia in Paulo», conclude Paratici. Ma Sarri rilancerebbe anche Rugani, Pjanic e Douglas Costa, decisamente meno in bilico con lui che con Allegri. Intanto De Ligt fa sognare i bianconeri: «Non ci sono solo Liga e Premier...».
Ieri in casa della Samp la Juve deronaldizzata è incappata in una brutta sconfitta (2-0), la seconda in due trasferte a Genova, nonché nella quinta giornata di serie A senza vittorie: non succedeva dal settembre 2010. Ritmi bassi, calcio in infradito. Nel primo tempo le uniche parate sono di Rafael (su Kean e Bentancur), ma a gioco fermo. Il capocannoniere Quagliarella esce tra gli applausi al 78', dopo due tentativi in acrobazia: «È stata una stagione indimenticabile. Solo un folle a inizio anno poteva dire che avrei segnato più di Cristiano Ronaldo».
Nel finale, dopo una rete annullata a Kean per fuorigioco millimetrico, l'uno-due della Samp in gol con un tiro sporco di Defrel e una meravigliosa punizione di Caprari. «Per la Juve ora inizia una nuova era - dice Allegri, ai saluti finali -, ma chi prenderà il mio posto ha il 90% di probabilità di vincere lo scudetto e può fare una grande Champions». Amen.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Maggio 2019, 05:01
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