Timothy Ormezzano
La Juventus aspetta il vero Cristiano Ronaldo e ritrova Chiesa.

Timothy Ormezzano
La Juventus aspetta il vero Cristiano Ronaldo e ritrova Chiesa. Sono loro i giocatori particolarmente chiamati a traghettare la Juve fuori dalle secche di una crisi che, senza il pass per la Champions, metterebbe a durissima prova la società di un traballante Andrea Agnelli. Almeno a detta dell'ex tecnico Galeone, da sempre amico e mentore di Allegri: «Non so se sarà ancora Agnelli a richiamare Max alla Juve. Non so chi deciderà il prossimo allenatore. Immagino Elkann, ovvero la proprietà».
Chiesa ha praticamente smaltito l'infortunio muscolare patito contro l'Atalanta che lo ha costretto a saltare i match contro Parma e Fiorentina. Alla pari dell'altro recuperato Danilo, l'ex viola punta alla sfida di domenica in casa dell'Udinese, già da lui punita con un gol all'andata. Chiesa dovrà restituire alla Juve quel carico di fame, grinta e intensità mancato nell'ultima preoccupante uscita a Firenze.
Ma la Juventus ha fretta di riavere soprattutto il migliore Cristiano Ronaldo, non la copia sbiadita delle ultime settimane. CR7 non segna da tre partite, ma soprattutto ha avuto un evidente calo di rendimento. Con, in più, il discusso forfait sul più bello, in occasione dello spareggio-Champions contro l'Atalanta. Il linguaggio del suo corpo parla forte e chiaro. E racconta un giocatore non solo irriconoscibile ma anche insofferente, indisposto e indisponente.
Sembra quasi che il fenomeno lusitano stia tirando il fiato in vista dell'Europeo. La Juve si aspetta molto di più, conta che il bomber della Serie A torni a sparare quelle cartucce fondamentali per centrare il bersaglio della Champions. Dopodiché si parlerà di futuro, ovvero della possibilità per lui di onorare l'ultimo anno di contratto o, chissà, di tornare al Manchester United dove Solskjaer lo accoglierebbe a braccia aperte.
«Il successo arriva solo quando i tuoi sogni sono più grandi delle tue scuse», il messaggio affidato ieri ai social da Cristiano. Parole se si vuole che sanno di voglia, di impegno, di riscatto. Il pentaPallone d'Oro non gonfia la rete dal 7 aprile contro il Napoli. La sua media realizzativa si è praticamente dimezzata: nelle prime 15 partite tra campionato e coppa aveva segnato un gol ogni 74 minuti, nelle ultime 16 partite è sceso a un gol ogni 138 minuti. Cristiano deve tornare a fare il Ronaldo.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Aprile 2021, 05:01
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