Sul Mottarone quel che resta di tanto dolore e di tanta morte è stato rimosso.

Sul Mottarone quel che resta di tanto dolore e di tanta morte è stato rimosso. Ieri le sei pale portanti del maxi elicottero dei pompieri hanno sollevato una tonnellata e mezza di rottami. Cinque mesi e mezzo dopo il crollo della funivia che ha causato la morte di quattordici persone e il ferimento del piccolo Eitan, quel che restava della cabina n. 3 non c'è più.
Rimosso dalla montagna tra i laghi Maggiore e Orta, il rottame ora sarà al riparo dalle intemperie e consentirà a periti e consulenti di capire cosa è accaduto lo scorso 23 maggio. «Un momento simbolicamente molto doloroso e difficile», sottolinea il procuratore di Verbania Olimpia Bossi, titolare dell'indagine che entra dunque nel vivo. «Siamo già in una fase avanzata dell'incidente probatorio, in relazione alla difficoltà dell'indagine e dei luoghi sono tempi davvero rapidi», aggiunge il magistrato senza sbilanciarsi sulla possibilità che l'udienza di inizio dicembre venga rinviata per consentire tutti gli accertamenti del caso. Le operazioni sono scattate al termine di un lavoro di alcune settimane.
Per l'incidente sono indagate 12 persone e 2 società.

Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Novembre 2021, 05:01
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