Stress post Covid, boom di ansia e rabbia

Rabbia, ansia, fatica a respirare anche se completamente guariti dal Covid. Sono i sintomi dei bambini e delle bambine seguiti da maggio dal progetto Timmi, nato dalla collaborazione tra Terre des Hommes Italia e l'Ospedale dei bambini Vittore Buzzi e con il contributo di Esselunga, con l'obiettivo di intercettare le fragilità familiari per prevenire forme di potenziale maltrattamento all'infanzia.
Lo sportello ha seguito 72 famiglie di bambini ricoverati per Covid-19, che hanno presentato casi di stress post traumatico da lockdown, o da ricovero. «Purtroppo - nota Lucia Romeo, responsabile pediatra dell'equipe - il Coronavirus ha stravolto la vita sia degli adulti che dei bambini, noi stiamo cercando di occuparci di entrambi. Stiamo parlando di casi di anoressia, o bulimia. Bambini, o bambine che hanno iniziato a manifestare tosse cronica nervosa; abbiamo aiutato bambini che, ricoverati in terapia intensiva senza i genitori, hanno sviluppato stati di ansia e paura con insonnia». Nel suo primo anno di attività, sono stati 535 i minorenni osservati dal team, che si è successivamente attivata con uno screening in 97 di questi casi, ritenuti fragili e a rischio. Incuria e trascuratezza, ma anche casi di sospetto abuso sessuale, maltrattamento fisico e psicologico, sindrome di Munchausen per procura e atti autolesivi sono i casi emersi dall'osservazione del team. Oltre la metà (55%) è di età compresa tra 0 e 3 anni.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2021, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA