Spalletti-Conte: fuori i secondi

Alessio Agnelli
MILANO - Spalletti-Conte, fifty fifty e tabula rasa della concorrenza. Alla fine, ne sono rimasti solo due e quelli più accreditati dei favori del pronostico anche per i bookies, a dispetto delle tanti voci su Mourinho e Pochettino, Sarri e Allegri: Luciano Spalletti e Antonio Conte, guida tecnica in carica con altri 2 anni di contratto e primo competitor per la panchina dell'Inter che verrà con il placet di Suning.
L'ex commissario tecnico della Nazionale è, infatti, il preferito di Steven Zhang, nonché il primo allenatore cercato dal neo presidente nerazzurro nella primavera del 2017, prima della virata sul nocchiero di Certaldo, caldeggiato da Sabatini. Ma anche un top mister per emolumenti annui, come ha appurato Beppe Marotta nel recente contatto con Antonio Conte. La richiesta è stata da capogiro: tre anni di contratto a 11,6 milioni netti a stagione. Che, sommati ai costi di Spalletti (4,5 milioni fino al 2021) e staff del toscano, farebbero quasi 80 milioni, al lordo delle imposte, fino al 2022.
Ma, evidentemente, un esborso sostenibile da parte di Suning, se la pista resta calda. Antonio Conte, ospite da Cattelan, ha preferito mantenere il riserbo: «Non so ancora dove andrò. Ha chiosato a EPCC -, ma andrei sicuramente in una squadra che ha un progetto che mi convince». A giugno l'annuncio. Anche se il gioco delle carte (con 8 possibili destinazioni per il leccese) e la chiusura del presentatore, interista doc («Va bene questa carta - con Conte che annuisce -? Non ho scelto quella che vorrei, ma quella che penso»), lascia aperta ogni strada per l'ex ct. Anche un possibile ritorno a sorpresa alla Juve al posto di Allegri.
In casa Inter, sono infatti in risalita le quotazioni di Spalletti, che se la gioca ora al 50 e 50 con il leccese, forte del terzo posto in classifica e di un impatto già preventivato (e decisamente meno oneroso) sul budget societario.
Per il tecnico di Certaldo, fondamentale il finale di stagione, a cominciare dai due big match, in programma al Meazza a distanza di una settimana, contro Roma e Juventus. Domani sera Handanovic e compagni saranno al primo match-point per la Champions.
Sponda Roma, ecco il Ranieri-pensiero, tra l'altro, ex interista: «Per noi è una bella sfida. La partita di San Siro sarà importantissima in caso di vittoria, un risultato positivo potrebbe darci una spinta notevole, ma se ci fosse una battuta d'arresto non cambierebbe il nostro umore perché sappiamo di dover lottare su ogni pallone per arrivare fino in fondo a testa alta».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 05:01
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