Salvatore Garzillo
La chiamata alla centrale operativa della questura arriva

Salvatore Garzillo
La chiamata alla centrale operativa della questura arriva poco dopo la mezzanotte. I residenti di via Sulmona - zona Corvetto - segnalano all'altezza del civico 23 un uomo armato con un coltellaccio da macellaio che urla e minaccia quei pochi passanti ancora in giro a quell'ora e le persone affacciate per capire cosa stia succedendo. La volante Forlanini arriva in pochi minuti e i due poliziotti a bordo capiscono subito che non sarà facile.
Meno di 15 minuti dopo sull'asfalto c'è il corpo senza vita di Jerry Dimapulangan, un filippino di 45 anni con problemi psichici e precedenti per droga e reati contro il patrimonio. Era lui l'uomo armato di coltello segnalato dai condomini della zona. Alcuni di loro hanno assistito a tutta la scena, sembra che qualcuno abbia anche filmato i minuti di concitazione che hanno portato alla sua morte.
Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile sentendo proprio i testimoni, Dimapulangan si è scagliato contro i poliziotti tentando di colpirli con il coltello, così uno di loro ha tentato invano di bloccarlo con lo sfollagente. Mentre arretrava, il capo pattuglia è inciampato e ha battuto la testa contro il marciapiede perdendo i sensi. Il filippino si è lanciato contro il collega e a quel punto il poliziotto della volante Monforte ha esploso i colpi di pistola contro il 45enne. La Scientifica ha repertato otto proiettili ma alcuni sarebbero inesplosi. Di certo uno ha colpito la ruota posteriore sinistra di una delle volanti e un altro una Fiato Seicento in sosta.
Per Dimapulangan non c'è stato nulla da fare, il 118 ha potuto solo constatare il decesso. Aveva due figli, di recente aveva subito un trattamento sanitario obbligatorio e ieri è apparso in evidente stato di alterazione, si sospetta dovuto a sostanze stupefacenti. Sarà l'autopsia ad accertarlo, intanto la procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Il sostituto procuratore Paolo Storari è andato sul posto per un sopralluogo assieme al capo della Mobile, Marco Calì. La procura sta valutando il comportamento dell'agente, la sensazione è che la ritenga una reazione commisurata al pericolo imminente dell'uomo che si era scagliato contro di loro col coltello.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2021, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA