Prima l'annuncio del ritorno del maestro Daniel Barenboim alla Scala. Poco dopo,

Prima l'annuncio del ritorno del maestro Daniel Barenboim alla Scala. Poco dopo, la rettifica. I suoi concerti al Piermarini previsti per ieri sera e stasera con la Staatskapelle Berlin - di cui è direttore a vita - nel repertorio integrale delle Sinfonie di Brahms per il ciclo Orchestre Ospiti, sono spostati a data da definirsi.
Il motivo è il caso sospetto di positività Covid di un componente proprio della Staatskapelle Berlin, al fine di «effettuare le necessarie verifiche e garantire la massima sicurezza di tutti: orchestra, maestranze scaligere e pubblico». Il maestro Barenboim, però, si è reso disponibile a suonare al pianoforte da solo, stasera alle 20, le tre ultime Sonate di Beethoven. I concerti del 3 e 4 novembre avrebbero aperto un mini-ciclo Barenboim: le tre sonate erano in calendario l'8 febbraio, il 12 febbraio il concerto n. 3 di Beethoven diretto da Zubin Metha per il quarantennale della Filarmonica, il 6 maggio il concerto con West Eastern Divan Orchestra, l'orchestra giovanile palestinese e israeliana che ha fondato con lo scrittore Edward Said.
Dopo avere lasciato la direzione della Scala in anticipo (2011-2015), Daniel Barenboim era tornato solo una volta prima di adesso, nel 2016. «La Scala è stata una tappa molto bella nella mia vita. Come lo è la direzione della Staatskapelle Berlin. Dirigere queste due orchestre significa per me essere multieuropeo. Il ruolo del direttore è creare un polmone collettivo dove l'orchestra e il direttore respirano insieme. Sono musicalmente un uomo felice».
Il biglietto del 3 novembre sarà rimborsato (per l'acquisto online, il riaccredito sulla carta utilizzata per l'acquisto, per i biglietti acquistati presso la Biglietteria, sarà necessario inviare una mail allegando copia del biglietto). Per il concerto del 4, si potrà chiedere il rimborso qualora non interessati al Recital di pianoforte. «Veniamo da un momento molto difficile. - dice Barenboim dal Ridotto dei Palchi del Teatro - mi disturba che non si parli delle conseguenze psicologiche a causa della pandemia. Fare concerti e fare musica, ha solo un effetto positivo».
Per ora nessuna opera in vista alla Scala («Non dico no, ma nemmeno si. Restiamo sul forse»). E aggiunge: «Sono convinto che ci sia una mancanza di educazione musicale nel mondo. Senza educazione non ci può essere pubblico. Questo vale anche per i politici, eccezione per l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un vero appassionato di musica».(R.Vec.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Novembre 2021, 05:01
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