Pioltello, altri 4 indagati

Angela Calzoni
Ci sono altri quattro indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario di Pioltello. Sono Vincenzo Macello, Marco Albanesi, Andrea Guerini e Ernesto Salvatore, tutti dirigenti e quadri dell'unità di manutenzione territoriale di Rfi. Anche loro, come Maurizio Gentile e Umberto Lebruto, rispettivamente ad e direttore della produzione di Rfi, sono indagati per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Stesse ipotesi di reato anche per l'ad di Trenord Cinzia Farisè e il direttore operativo Alberto Minoia. Anche Trenord e Rfi sono state iscritte nel registro degli indagati.
Per due giorni gli agenti Polfer hanno perquisito le sedi a Milano e Roma e acquisito documenti e file, materiale che confluirà nella super consulenza disposta dalla Procura.
Nel frattempo, questa mattina verranno eseguite le autopsie sui corpi delle tre pendolari morte, Pierangela Tadini, 51 anni, Giuseppina Pirri, 39 anni, e la 61enne Ida Maddalena Milanesi.
Fissati da domani, invece, gli accertamenti irripetibili sui binari e sui vagoni, che da una settimana sono fermi nello scalo di Pioltello.
I periti si concentreranno soprattutto sui 2,3 chilometri che vanno dal punto zero, dove il treno è uscito dal tracciato, fino al punto in cui si è fermato. Le operazioni riguarderanno anche lo spessore di legno che sosteneva le rotaie, le carrozze e i carrelli. Poi comincerà la rimozione. Il terzo vagone, quello più danneggiato, dovrà essere segato per essere poi ricomposto in un hangar. Ci vorrà tempo comunque prima che la linea venga ripristinata completamente.
Nel frattempo, dopo l'appello dei pm, un centinaio di pendolari che viaggiavano sul treno 10452 si sono presentati per raccontare quello che ricordano. A tutti verrà consegnato un questionario aiutarli a ricostruire le fasi del disastro.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Febbraio 2018, 05:01
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