Piergiorgio Bruni
Se ai Giochi mancano 100 giorni dalla cerimonia inaugurale,

Piergiorgio Bruni
Se ai Giochi mancano 100 giorni dalla cerimonia inaugurale, a quelli Paralimpici si arriva a 124. Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, è uno dei più realisti sulla situazione di Tokyo e delle sue Olimpiadi.
Si aspetta criticità da qui al via dei due grandi eventi?
«Direi di no. Per quanto riguarda l'Italia, mi auguro soltanto un lavoro di limatura nella preparazione delle delegazioni. Nell'ottica del comitato organizzatore, invece, spero possa esserci esclusivamente un lavoro di affinatura delle regole da rispettare durante le due kermesse».
Che tipo di Olimpiadi si attende?
«Sicuramente non quelle a cui siamo stati abituati fino a oggi. E non solamente per le regole che dovremo rispettare: dalla limitazione alla mobilità, all'obbligo di arrivare a ridosso della manifestazione, alle necessarie ripartenze pochi giorni dopo le rispettive gare, saranno dei Giochi in mascherina».
Come saranno gli spalti senza spettatori stranieri?
«Tristi, senza voler offendere il pubblico giapponese. Nonostante il grande scetticismo che sembrerebbe esserci tra la gente (il 72% dei cittadini vorrebbe che le Olimpiadi venissero cancellate, ndr) spero si riesca comunque a colmare quel vuoto che inevitabilmente si creerà senza i colori e la passione degli spettatori stranieri».
Si parla di una struttura Covid-19 riservata ad atleti asintomatici e paucisintomatici. Che cosa ne pensa?
«Sono certo che ogni decisione di carattere tecnico-organizzativo sia stata valutata attentamente da una comunità scientifica. Sotto il profilo logistico è senza dubbio soluzione intelligente»,
Come si sta preparando lo sport italiano?
«Con la stessa abnegazione di 1 anno fa. Continuando a sostenere le Federazioni, gli staff tecnici e gli atleti durante l'ultimo miglio che li attende prima della partenza per Tokyo».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Aprile 2021, 05:08
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