Olga Battaglia
I suoi spettacoli sono popolati di creature fragili, spesso eccentriche.

Olga Battaglia
I suoi spettacoli sono popolati di creature fragili, spesso eccentriche. Abitanti dei margini, esclusi dal gioco sociale, diversi e dunque tenuti a distanza. Pazzi, marchettari, travestiti, tossici, sognatori e perdenti, uomini e donne feriti dalla vita. Lui è Danio Manfredini, teatrante di culto e di nicchia, maestro solitario e controcorrente che negli anni ha seminato sulla scena spettacoli memorabili, Il miracolo della rosa, Tre studi per una crocifissione, Al presente, Cinema Cielo, tanto per citarne qualcuno.
L'ultimo, in arrivo all'Elfo da domani, si intitola Luciano. È il nome di un paziente psichiatrico, con lui e attraverso di lui si entra in una dimensione altra e sospesa, affollata di apparizioni e di fantasmi. Il suo sguardo intriso di saggezza e di luce arriva dove gli altri non vedono, distilla poesia dalla miseria, dà voce a chi è costretto al silenzio in un gioco teatrale di visioni, spiazzamenti e collisioni. Con Manfredini, anche in scena insieme a Ivano Bruner, Cristian Conti, Vincenzo Del Prete, Darioush Forooghi, Giuseppe Semeraro, niente è come sembra, tutto è da scoprire.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Maggio 2019, 05:01
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