Nolo, la zona 30 è green

Simona Romanò
Più verde e fiori, più marciapiedi, meno auto. È lo slogan lanciato dai residenti di Nolo, a nord di Loreto, periferia nordest, che puntano alla rivoluzione del quartiere con TréntaMi in Verde, progetto di urbanistica tattica promosso da Genitori Antismog con Fiab Ciclobby, sostenuto da Palazzo Marino e disegnato dall'architetto Matteo Dondé. Il quartiere tra Greco, Casoretto e Turro, che assurge all'attenzione della cronaca solo per episodi di spaccio, prostituzione, case occupate, è stufo dei luoghi comuni. E cerca la svolta, partendo dalla nuova Zona 30, con limite appunto per auto e moto di 30 chilometri orari, che rimarrà in vigore fino a luglio.
Ieri l'inaugurazione con la festa che proseguirà fino a domenica. L'obiettivo è riqualificare gli spazi pubblici liberandoli dalle auto in divieto di sosta con arredi autocostruiti dagli abitanti: lo spicchio interessato da TréntaMi in Verde comprende via Rovereto e l'esedra, ovvero lo spiazzo a forma di semicerchio di via Giacosa, all'ingresso del parco Trotter, che era uno slargo regno della sosta selvaggia. Si potrà quindi percorrere la nuova via Rovereto, con carreggiata ristretta di 1,10 metri (passata da 6,10 a 5,50 metri) e stalli di sosta spostati, ma rimasti inalterati nel numero; i marciapiedi sono più larghi e abbelliti con piante; e sono stati realizzati dei musoni a protezione delle intersezioni. Gradevole il nuovo look dell'esedra dove ci sono fioriere e panchine su cui fermarsi a mangiare un panino, leggere il giornale oppure chiacchierare. Sarà un nuovo polo di aggregazione transgenerazionale, dalle mamme con i bambini agli anziani. Tutti gli arredi saranno curati dagli abitanti di Nolo Social District e Core-Lab che segnaleranno anche episodi di degrado.
Spiega Doretea Satey, responsabile del progetto per i Genitori Antismog, «vogliamo immaginare via Rovereto come un nuovo asse verde dal Parco Trotter a viale Monza dove, magari in futuro, ci si possa sedere all'ombra di un albero».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Aprile 2019, 05:01
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