MILANO - Federica Pellegrini non ha cambiato idea. Tokyo sarà la sua ultima

MILANO - Federica Pellegrini non ha cambiato idea. Tokyo sarà la sua ultima gara. Poi farà dell'altro, si farà una famiglia, avrà dei figli, prenderà anche delle lezioni di cucina. E magari continuerà con la televisione «perché mi sono divertita molto a farla».
Lascia perché «a 32 anni non posso più assicurare certe potenzialità quindi per me non ha senso andare avanti». Ma prima di togliersi cuffia e occhialini, c'è un'Olimpiade da conquistare. «So che dal 18 ottobre a Tokyo 2020 saranno nove mesi di fuoco». Dal ritiro di Livigno comincerà la preparazione per gli assoluti di Riccione di fine marzo «dove c'è da strappare il pass per la mia ultima Olimpiade. Prima - racconta la campionessa di nuoto a margine del lancio della campagna #LoveLight di Transition - gli International Swimming League -, una Champions League del nuoto. L'obiettivo è rendere il nuoto spettacolare, rendere il nuoto uno sport conosciuto e parlato, come il calcio».
Le gare inizieranno settimana prossima a Indianapolis, la settimana dopo a Napoli e a fine novembre ci sarà l'appuntamento a Londra prima della finale di Las Vegas. In questa nuova sfida non sono mancate le contrapposizioni con la Fina. «Ma se si vuole fare una rivoluzione non bisogna per forza accontentare tutti ma scontrarsi con qualcuno».
Fede ha anche un altro obiettivo: «Far diventare il nuoto uno sport professionistico perché forse tutti non sanno che il nuoto è amatoriale. Con l'atletica è lo sport più importante delle Olimpiadi e non può essere amatoriale». Vero.(L.Ucc.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Settembre 2019, 05:01
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