Milan, tabù da cancellare lunch match in agrodolce

Luca Uccello
MILANO - Pranzo al sacco indigesto per il Milan. Il lunch-match non piace, non va giù.
Dalla sua nascita a oggi i rossoneri hanno vinto solo sei volte (Bologna, Lecce, Catania, Genoa, Crotone e Parma all'andata), pareggiate sei, perse altrettante. Un bilancio non certamente positivo che Gattuso vuole provare a cambiare. In questa stagione il Milan è sceso due volte in campo all'ora di pranzo contro Frosinone e Parma all'andata.
Un pari senza reti e una vittoria in rimonta per 2-1 grazie a Cutrone e al sempre discusso Kessie. Un orario all'inglese che in Italia è stato introdotto nel 2010 e che ha fatto la fortuna della Lega in termini di ascolti e apprezzamento dall'estero ma che troppo spesso incontra le critiche degli allenatori italiani che per una settimana devono cambiare le proprie abitudini, orari d'allenamento, riposi e addirittura pranzi.
Nella prima stagione (2010-11) ci giocò due volte raccogliendo tra Bologna e Bari a San Siro (espulsione di Ibrahimovic e scenetta di Cassano con Gillet) quattro punti il Milan che a fine campionato vinse il suo 18esimo scudetto.
L'anno dopo col tricolore al petto ci dovette pensare uno straordinario Kevin-Prince Boateng a ribaltare da 3-0 a 3-4 la gara con il Lecce. Una rimonta storica. A pranzo, alla vigilia di Pasqua, si giocò anche un derby, due stagioni fa, con un 2-2 all'ultimo respiro grazie alla zampata vincente di Zapata che oggi più che mai è pronto a riprendersi una magliaia titolare ai danni di Musacchio apparso un po' stanco e fuori giri con la Lazio.
Ma i dolori rossoneri a pranzo sono principalmente arrivati con Gattuso in panchina, un anno fa. Dal clamoroso 2-2 con il Benevento che strappò al Milan il suo primo punto in serie A grazie alla testata vincente del portiere Brignoli, al clamoroso 3-0 rimediato al Bentegodi con il Verona.
Sabato Ringhio ha la possibilità di passare in vantaggio in questa speciale statistica magari con l'aiuto di Paquetà che con molta probabilità potrebbe essere schierato in campo dal primo minuto anche se il dubbio rimane considerato che mercoledì a San Siro si giocherà la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2019, 05:01
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