Massimo Sarti
MILANO - Stefano Pioli non può festeggiare il proprio 54°

Massimo Sarti
MILANO - Stefano Pioli non può festeggiare il proprio 54° compleanno. Perché la vittoria del nuovo Milan sfuma al 92', con il Lecce che fa 2-2 con un capolavoro balistico di Calderoni e scatena l'entusiasmo degli oltre 2700 tifosi accorsi a Milano.
I rossoneri vanno due volte in vantaggio e due volte si fanno raggiungere, non sfruttando una superiorità piuttosto netta nel primo tempo. Gran gara di Calhanoglu, uscendo dalla panchina segna anche Piatek, ma non basta. «Meritavamo di vincere, ma dovevamo chiuderla prima». Ecco il grosso cruccio del sostituto di Marco Giampaolo. «Non abbiamo ottenuto i tre punti solo per demerito nostro. Sono mancate attenzione e collaborazione sul loro secondo gol. È un vero peccato, perché ho visto tante cose positive nella nostra gara. Spirito, generosità e qualità sono state di buon livello. Altre cose non mi sono piaciute, ma il pareggio non dà merito alla nostra prova. Questa partita ci aiuterà a capire i nostri errori e le troppe ingenuità commesse». Intanto la classifica continua a piangere, con soli 10 punti in 8 giornate.
Si comincia in un clima freddino (eufemismo) , non solo per la pioggia e il vento che si abbattono su San Siro. La Curva Sud è in sciopero del tifo. Silenzio e striscioni, che chiedono una svolta. Dal «Tempo scaduto. Dimostrare» al lunghissimo «Dalla società al campo: lavorate e battetevi per questa gente che ama il Milan follemente». Timidi applausi per Pioli.
Fischi decisi, all'annuncio delle formazioni, per alcuni giocatori della rosa. Tra i più bersagliati c'è proprio Calhanoglu, che al 20' trafigge in girata Gabriel dopo aver ricevuto da Biglia ed aver effettuato un pregevole controllo in area.
Il tutto a coronamento di un bell'inizio del Milan, con il turco e Leao già in precedenza vicini alla marcatura. È Suso (che al 29' chiama Gabriel ad una parata non facile in angolo) a completare il tridente, con il sacrificio di Piatek.
Dopo il riposo cambia tutto. Il Lecce rialza la testa, già prima del braccio largo di Conti (su cross d'esterno del subentrato Farias) che induce Pasqua ad andare al Var e a concedere rigore per i salentini. Inutile la parata di Gigio Donnarumma sul tiro dal dischetto di Babacar, perché il senegalese insacca il tap-in (62').
È però ancora Calhanoglu a guidare la riscossa del Milan: palo olimpico da corner e soprattutto sublime giocata che all'81' permette a Piatek (dentro al 67' al posto di Leao, alle prese con un indurimento muscolare, secondo quanto riferito da mister Pioli) di tornare a fare il Pistolero su azione.
Ma il proiettile definitivo è quello di Calderoni: sinistro terrificante al 92'. Ed il Diavolo, che aveva iniziato tra i fischi, termina tra i fischi.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 05:01
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