Massimo Sarti
MILANO - Stefano Pioli è tornato a punteggio pieno dalla campagna

Massimo Sarti
MILANO - Stefano Pioli è tornato a punteggio pieno dalla campagna nella sua Emilia. Dopo lo 0-1 di Parma, il Milan ha bissato al Dall'Ara di Bologna con un 2-3 che ha dato finalmente vera linfa all'annata sin qui farraginosa dei rossoneri. Il tecnico del Diavolo ha ritrovato Piatek, autore di una prova brillante al di là del rigore procurato e segnato, ha visto ancora in gol Theo Hernandez (anche se dietro è stato protagonista in negativo delle due reti incassate) e ha capito di poter contare ormai stabilmente su Jack Bonaventura, vero valore aggiunto del Milan. In classifica Romagnoli e compagni sono tornati ad essere meno distanti dall'Europa (8 punti dall'Atalanta) rispetto alla zona retrocessione (+9 sul Genoa).
Minuscola cosa rispetto alle ambizioni di inizio stagione. Ma un piccolo punto di partenza per provare a ravvivarle, anche se sarà complicato. «L'obiettivo non può però che essere la prossima partita. Dobbiamo portare a casa sensazioni positive da queste prove, essere sempre più consapevoli delle nostre qualità, anche dovevamo chiuderla prima. Con intensità e idee possiamo giocarcela con tante squadre», ha detto Pioli.
Serata iniziata con il bellissimo ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic a 40 giorni dal trapianto di midollo. Pioli lo ha salutato, visibilmente emozionato: «È stato bello vederlo in campo. Speriamo per lui che tutto sia indirizzato sulla giusta strada. È una cosa che mi ha toccato».
Ma la partita ha subito travolto queste sensazioni, con la spinta da tergo di Bani a Piatek, sanzionata da Chiffi con la massima punizione, trasformata al 15' dal polacco, che non segnava dal 20 ottobre al Lecce. «Non abbiamo intenzione di mettere Piatek sul mercato a gennaio. Ibrahimovic? Non c'è una vera e propria trattativa», aveva assicurato prima del match il ds rossonero Frederic Massara.
Quarto gol in campionato per Piatek e al 32' quarto gol (assist di Suso) anche per Hernandez, terzino sinistro di nome (il primo di sempre nella storia del Milan a segnare almeno 4 volte nella stagione d'esordio), ala-bomber di fatto. Peccato che un braccio galeotto del francese faccia carambolare al 40' alle spalle di Gigio Donnarumma, su azione d'angolo, la palla dell'1-2.
Doppia distanza ristabilita dopo pochi secondi di ripresa da un sinistro al bacio di Bonaventura. Milan poi capace di resistere nel finale, alla luce del penalty segnato all'84' da Sansone e concesso da Chiffi dopo visione al monitor per una spinta irruenta di Hernandez su Orsolini.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2019, 05:01
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