Massimo Sarti
Il 25 ottobre 2010 il Milan vinceva 1-2 a Napoli con Zlatan Ibrahimovic

Massimo Sarti
Il 25 ottobre 2010 il Milan vinceva 1-2 a Napoli con Zlatan Ibrahimovic in gol, nella stagione del suo ultimo scudetto. A distanza di poco più di 10 anni i rossoneri tornano a imporsi al San Paolo 1-3, con ancora doppietta dell'eterno Ibra. E lo scudetto? «È prematuro. Siamo solo all'ottava giornata, il titolo si assegnerà a maggio. Però vogliamo stare in alto il più a lungo possibile, la direzione è quella giusta, è aumentata la consapevolezza e possiamo competere con chiunque». Daniele Bonera, sostituto in panchina di Stefano Pioli («Era contentissimo di tutta la squadra») e del suo vice Giacomo Murelli, in quarantena per il coronavirus, non si scompone più di tanto riguardo all'obiettivo più alto.
Ma valgono anche le parole del dt Paolo Maldini prima dell'incontro: «A me la parola scudetto non fa paura». Insomma il Diavolo, tornato in testa dopo poche ore dal sorpasso del Sassuolo, non si può più nascondere. Per i 20 risultati utili consecutivi in campionato, per l'aver già battuto Inter e Napoli e per una solidità complessiva mostrata per l'ennesima volta. Al di là dei numeri e delle gesta di Ibrahimovic, che al 20' fa un capolavoro di testa anticipando Koulibaly su assist dalla sinistra di Theo Hernandez. Al 54' il raddoppio di ginocchio, dopo palla al bacio di Rebic.
Per il 39enne svedese 10 centri e risposta immediata alla doppietta dell'altro ragazzino terribile Cristiano Ronaldo. Il tutto in sei presenze, ognuna con almeno un centro, come solamente Batistuta, Vieri e Piatek nella storia della serie A.
Gioie e pensieri per il Milan, perché Ibrahimovic non finisce il match per un infortunio nella ripresa al bicipite femorale sinistro. «Per l'entità aspettiamo gli esami», dice Bonera. La speranza è che, nonostante un ripiegamento difensivo dopo una prima fitta effettuando un cross, lo svedese si sia fermato in tempo per limitare il danno muscolare.
Il Napoli, che nel primo tempo aveva sfiorato l'1-1 con Mertens (immenso Gigio Donnarumma) e colpito una clamorosa traversa con Di Lorenzo, accorcia al 63' con Mertens, ma al 65' resta in dieci per la doppia ammonizione all'ex rossonero Bakayoko. Al 92' (con Kessie fuori per un capogiro) ha l'occasione del 2-2 con Petagna, prima del definitivo 1-3 al 95' del norvegese Hauge.
Serata amara per Rino Gattuso, una vita al Milan e ora fortemente autocritico dopo il terzo stop interno stagionale del Napoli: «Il responsabile sono io, quando arriva la partita importante succede sempre qualcosa. Dobbiamo alzare l'asticella anche su questo».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Novembre 2020, 05:01
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