Massimo Sarti
C'è Milan anche senza Zlatan Ibrahimovic, appiedato dalla

Massimo Sarti C'è Milan anche senza Zlatan Ibrahimovic, appiedato dalla
Massimo Sarti
C'è Milan anche senza Zlatan Ibrahimovic, appiedato dalla positività al Covid-19. Anche per l'assenza del loro totem non è però una serata rose e fiori quella di San Siro per i rossoneri. Il Bodo/Glimt corre e non poco, ma il Diavolo riesce a spuntarla soffrendo per 3-2, centrando i playoff di Europa League. L'ultimo ostacolo verso la fase a gironi sarà giovedì prossimo il Rio Ave, che ieri ha battuto in Turchia il Besiktas ai rigori.
Si giocherà in Portogallo, di nuovo in gara secca. E di nuovo senza Ibra e senza Rebic, che sconterà l'ultima giornata di una lunga squalifica continentale retaggio della permanenza Eintracht Francoforte. «Zlatan mi ha detto che è asintomatico. È dispiaciuto perché era in uno stato di forma straripante. Andare sul mercato per sostituirlo? Tra sette giorni spero sia disponibile», è l'auspicio del direttore tecnico Paolo Maldini. «Abbiamo sostituito Ibra con un giocatore diverso. Abbiamo creato tanto, la prestazione c'è stata, anche se siamo stati meno compatti del solito», analizza Stefano Pioli, giunto a 16 risultati utili consecutivi sulla panchina del Milan: eguagliata la serie di Carlo Ancelotti datata 2008.
Senza Ibra sale ancora più in cattedra Hakan Calhanoglu, autore di una doppietta.
Di straordinaria importanza sia il sinistro sotto il sette del 16', a un minuto dal vantaggio ospite con Junker, sia al 50' il piatto telecomandato del provvisorio 3-1, solo accorciato dalla pregevole sberla dalla distanza di Hauge (55'). «Ha grandi meriti, è un giocatore generoso e di qualità. Lavora per la squadra». Così Pioli sul turco.
Nel 2-1 del Diavolo c'è poi tutta la favola di Lorenzo Colombo, 18 anni e mezzo, gettato nella mischia dal primo minuto da Pioli al posto di Ibrahimovic, che al di là della classe e dell'esperienza potrebbe essere suo padre. Il ragazzo di Vimercate non trema al 32' per concretizzare un assist di tacco del solito Calhanoglu, al termime di una bella azione corale innescata da Theo Hernandez. «Segnare a San Siro è stata un'emozione unica. Ed è stata una grande occasione per dimostrare il tanto lavoro fatto per arrivare sino a qua», afferma Colombo.
Va meno bene all'altro virgulto Daniel Maldini, che entra nella ripresa, segna, ma da posizione di fuorigioco. Va invece di lusso, nel finale, ad un Milan stanco, salvato da Donnarumma all'85' su Saltnes e graziato dallo stesso Saltnes, che al 92' spara alle stelle a due passi da Gigio.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2020, 05:01
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