Luca Uccello
MILANO - Zlatan Ibrahimovic serve al Milan. Serve assolutamente.

Luca Uccello MILANO - Zlatan Ibrahimovic serve al Milan. Serve assolutamente.
Luca Uccello
MILANO - Zlatan Ibrahimovic serve al Milan. Serve assolutamente. Il Milan non riesce a segnare, non ci riesce più. Solo dodici reti. Non accadeva dalla stagione 2006-07 con Carlo Ancelotti in panchima (ma poi arriverà la settima Champions contro il Liverpool: 2-1 ad Atene).
Peggio solo nella stagione 1994-95 con dieci reti dopo tredici giornate di campionato. Numeri da paura per una squadra che ha investito molto in estate con Rafael Leao e Rebic, con un Milan che a gennaio ha bisogno di un altro attaccante per doversi guardare le spalle. Anche contro il Napoli Piatek è stato uno dei peggiori, un attaccante che non si è mai reso pericoloso in 86' di gioco (sostituito). Il Pistolero si è perso, non si ritrova più nemmeno con Stefano Pioli, un allenatore che gli ha sicuramente dato più fiducia del suo predecessore (Giampaolo) e lo ha messo in condizione di ricevere palloni giocabili e andare in porta.
Ma fin qui ha segnato appena tre reti (due su rigore, solo uno su azione), troppo poche per un attaccante che dovrebbe garantire la Champions al Milan. Ci proverà lo svedese da gennaio in avanti se accetterà l'offerta rossonera di 18 mesi di contratto. Ma il sì definitivo non arriverà subito. Zlatan si è preso tempo fino ai primi di dicembre per dare una risposta a tutti i club che l'hanno cercato. Tra le società che aspettano una risposta c'è anche il Bologna di Sinisa Mihajlovic. E se Ibra dicesse di no a Boban e Maldini? C'è anche questa possibilità e il club rossonero non può farsi trovare impreparato, non può non avere un'alternativa, un signor attaccante che possa cambiare il Milan, che possa essere un leader. I nomi, alle cifre rossonere, non ci sono. Bisognerà inventarsi qualcosa e in fretta perché la crisi del gol è contagiosa: ha coinvolto tutti gli attaccanti rossoneri: da Rebic (che continua a restare un mistero) a Rafael Leao (una rete con la Fiorentina) senza dimenticare nemmeno chi gioca là davanti, nel tridente: Suso, Castillejo, Calhanoglu e ora Bonaventura, autore, tra l'altro, dell'1-1 che ha evitato la scionfitta con il Napoli sabato sera.
Intanto il Milan ha già perso la sfida con l'Inter: sono venti i punti in classifica in meno rispetto al piccolo Diavolo...
Infine, l'immagine risale a sabato pomeriggio (il passaggio in tv è durato pochi secondi), ma nell'era dei social anche un fotogramma può scatenare una coda polemica: è quello che è accaduto oggi a Rebic, Kessie e Biglia, finiti nel mirino dei tifosi rossoneri dopo che sui social sono state diffuse le foto che li ritraggono impegnati con lo smartphone negli spogliatoi di San Siro, prima di Milan-Napoli. Mah...
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Novembre 2019, 05:01
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