«Licenze taxi, avanti tutta»

Simona Romanò
Il confronto si è aperto. Ed è destinato ad essere acceso, fra Comune e tassisti con il primo intenzionato ad aprire un bando (il primo dopo 16 anni) per 500 nuove licenze, così da incrementare le auto bianche in città; dall'altro fronte, i taxi dicono «no al bando» e avanzano sei proposte alternative per incrementare il servizio. Ma Palazzo Marino tira dritto. «Crediamo sia necessario potenziare l'offerta dei taxi in una realtà come Milano dove la domanda cresce anche perché sono aumentati i turisti», ha dichiarato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli sottolineando, poi, «la necessità di fare in fretta» per aprire il bando in autunno. Granelli ha aperto un tavolo con i sindacati delle auto bianche, convinto che «c'è spazio per una mediazione». Però, mantiene un punto fermo: «Il tema delle nuove licenze resta», ha ribadito. Motivo? Le chiamate inevase. «Sono circa il 14%» ha spiegato «con alcune situazioni di punta del 22% il sabato e la domenica e del 27% nella fascia oraria 19-21 nei giorni feriali, che aumenta al 30-31% nei festivi».
Durante l'estate stilerà una proposta da portare in Regione, che deve dare l'ok alle nuove tessere. E a metà luglio nuovo vertice con i sindacati. Intanto, i tassisti hanno presentato la contromossa: si parte dall'incremento di 16 ore di turno consentendo la guida a due autisti in staffetta. E ancora: dalla revisione dei turni (più lunghi), alla riprogettazione delle doppie guide, al liberi tutti nei weekend dalle 20 alle 4. E soltanto come extrema ratio le nuove licenze, «ma dedicate al trasporto disabili». I taxi sono da sempre restii all'aumento della concorrenza. L'amministrazione di Giuseppe Sala non vuole lo scontro: «Spero che si trovi un giusto compromesso», ha dichiarato il sindaco. «Io accolgo con favore le proposte dei tassisti, ma un po' di licenze in più servono. Però tuteleremo la categoria».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Luglio 2019, 05:01
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