«La direttiva anti degrado è inutile, Salvini si scusi»

«La direttiva anti degrado è inutile, Salvini si scusi»
Giammarco Oberto
«Guardo con poco interesse all'ennesimo decreto del ministro dell'Interno. Mi sembra un'iniziativa tra l'inutile e l'autolesionista». Beppe Sala stronca in toto la direttiva anti degrado urbano che dà ai prefetti il potere di sostituirsi ai sindaci per intervenire più efficacemente in quelle che Salvini ha chiama zone rosse: i centri storici, le piazze principali, i luoghi turistici, le aree vicino alle scuole.
«Quello di Salvini è un classico atto da campagna elettorale che non aggiunge nulla al dibattito, al limite toglie. Anche perché già oggi sindaci e prefetti collaborano benissimo senza bisogno di indicazioni dall'alto - è il ragionamento di Sala - e a Milano avviene così».
Il primo cittadino non nasconde la profonda irritazione per la frase di Salvini. Ovvero: «In caso di sindaci distratti c'è sempre il supporto dei prefetti». I quali, in base alla direttiva anti degrado, possono sostituirsi all'amministrazione locale tutte le volte che lo riterranno opportuno: potranno firmare ordinanze per tenere lontani dalle zone rosse - con lo strumento del Daspo urbano - spacciatori, ladri, scippatori, abusivi che abbiamo già ricevuto anche solo una denuncia.
«Mi incuriosisce capire se l'arroganza salviniana avrà o meno un limite - ha detto Sala - distratto, come definisce un sindaco che non fa quello che vuole lui, è un aggettivo fuori luogo. Gli consiglierei di chiedere scusa a tutti i primi cittadini che ogni giorno ci mettono la faccia per il bene della comunità. Se Salvini vuole essere un grande statista deve evitare un certo tipo di atteggiamento».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA