Il fotografo ferito in Siria: «Mi sento miracolato»

«Mi sento un miracolato». Gabriele Micalizzi, il fotografo milanese ferito al volto da schegge di granate sparate da miliziani dell'Isis, in Siria, ha raccontato attraverso un messaggio registrato e diffuso su Radio anch'io su Rai-Radio1 quanto gli è accaduto mentre lavorava sul terreno. Micalizzi è ricoverato all'ospedale San Raffaele ed è in rapida ripresa. «Le sue condizioni nond estano preoccupazioni» dicono i medici.
«Mi trovavo a Al-Baghuz, in Siria, nella frontline dove c'è l'ultimo caposaldo dell'Isis - ha raccontato il fotoreporter - ad un certo punto ho sentito un boato, ho visto esplodere la persona a fianco a me e mi sono trovato per terra esanime. In un secondo ho capito che la situazione era grave ma non so come alla fine sono sopravvissuto. Mi sento un miracolato. Sicuramente grazie all'elmetto e al giubbetto e alla macchina fotografica che mi ha coperto la faccia».
«Vorrei ringraziare e porgere le mie condoglianze alla famiglia del soldato curdo morto, ai fratelli curdi, il comandante che è stato ferito a fianco a me, spero che si riprendano presto, e ringraziarli per quello che stanno facendo là sotto, che comunque è degno di nota: stanno sacrificando le loro vite anche per noi».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 05:01
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