Greta Posca
Milano in ginocchio dopo i bombardamenti del 1943 e Milano deserta

Greta Posca
Milano in ginocchio dopo i bombardamenti del 1943 e Milano deserta e surreale ad aprile, durante il lockdown, uno stop che aleggia ancora nell'aria.
Due eventi drammatici per la città raccontati attraverso la mostra fotografica allestita alle Gallerie d'Italia Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Tra oltre 3.300 fotografie dell'Archivio Publifoto (un patrimonio di 7 milioni di foto dagli anni 30 ai 90 di Italia ed estero) su Milano bombardata durante la seconda guerra, il curatore Mario Calabresi ha selezionato 70 immagini di undici luoghi cui sono affiancati gli scatti degli stessi luoghi durante il lockdown realizzati dal fotografo torinese Daniele Ratti. Raffrontando i due momenti la mostra vuole, pur nella grande differenza di origini, situazioni ed effetti, essere di stimolo alla ripartenza. Tra i posti distrutti dagli attacchi aerei del 1943 ci sono la Galleria, piazza Fontana, Sant'Ambrogio, Brera, l'Università Statale, cui sono affiancati gli scatti degli stessi luoghi realizzati durante il lockdown dal fotografo torinese Daniele Ratti. Ad arricchire il percorso espositivo il contributo di Umberto Gentiloni, storico e accademico della Sapienza di Roma, sulla strategia degli alleati per abbattere definitivamente il fascismo nell'agosto 1943, pochi giorni dopo la caduta di Mussolini, e una mappa sulle zone più bombardate.
E le parole di Antonio Greppi, primo sindaco di Milano del dopoguerra, sono il manifesto più commovente: «Molto si è distrutto, ma noi tutto ricostruiremo con pazienza e con la più fiduciosa volontà».
Fino al 22 novembre. Piazza Scala. Orari 11-19, chiuso lunedì. Biglietti 5-3 euro.

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2020, 05:01
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