Greta Posca
È stato mandato a processo con rito immediato, davanti alla

Greta Posca
È stato mandato a processo con rito immediato, davanti alla Corte d'Assise di Milano, E.S., il 35enne che il 25 febbraio scorso a Rozzano ha sparato e ucciso il suocero che era indagato per aver abusato della nipotina. Lo ha deciso il gip Teresa De Pascale che, accogliendo la richiesta del pm Monia Di Marco e dell'aggiunto Letizia Mannella, ha rinviato a giudizio anche il complice dell'omicida, A.M. 27 anni, incensurato, che quella sera guidava il motorino con cui il killer ha raggiunto il suo obiettivo. Entrambi rispondono di omicidio premeditato aggravato.
Antonio Crisanti, 63 anni, era stato ucciso a colpi di pistola in un parchetto vicino a un sup4rmrcato, a Rozzano. Quel giorno stesso al Palagistizia si era concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno. E in quell'occasione, davanti al giudice e alla madre della piccola, figlia del 63enne, era arrivata, in sostanza, la conferma dei racconti già resi dalla bambina alla polizia in un'audizione protetta. Poco dopo il nonno è stato ucciso come in un'esecuzione. Il giorno dopo si erano consegnati ai carabinieri il genero della vittima e il suo complice. «Appena l'ho visto ho avuto un black out» si era giustificato il padre della piccola davanti agli inquirenti. Ma tra le vari ipotesi investigative, c'è anche quella secondo cui l'anziano, che si era trasferito a Napoli, sarebbe stato attirato a Rozzano dal clan familiare apposta per essere ucciso.
Il genero di Crisanti ha sostenuto anche che il suo amico di 27 anni, che guidava lo scooter che ha accompagnato E.S. al suo appuntamento con la vendetta personale, non era a conoscenza di ciò che lui avrebbe fatto. I pm, invece, hanno contestato la premeditazione a entrambi, aggravante che non era stata inserita in precedenza nel decreto di fermo.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Giugno 2019, 05:01
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