Giovanni Migone
Dodici mesi di solidarietà che oggi danno i loro frutti.

Giovanni Migone
Dodici mesi di solidarietà che oggi danno i loro frutti. Il bilancio del primo anno di vita dell'hub di quartiere contro lo spreco alimentare di via Borsieri, nel quartiere Isola, parla di 77 tonnellate di cibo, equivalenti a 154mila pasti recuperati, 21 organizzazioni non profit coinvolte, oltre a 11 supermercati e 5 mense aziendali, per un valore economico che tocca i 308mila euro.
Voluto da Comune, Assolombarda, Fondazione Cariplo e Banco Alimentare e sviluppato grazie alla collaborazione con il Politecnico, l'hub è un luogo di raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari di supermercati e mense aziendali del quartiere. Ora il Comune annuncia il raddoppio: per il 2020 è prevista l'apertura di un secondo hub nel Municipio 3, in via Bassini 26, dove l'Avis metterà a disposizione alcuni locali. «Si tratta di un progetto importante di riduzione degli sprechi che fa sì che eccedenze alimentari delle imprese siano sul tavolo di chi ne ha bisogno» ha sottolineato la vicesindaco Anna Scavuzzo. Sprechi alimentari che non sono solo un tema dal punto di vista etico, «ma anche da quello economico - ha ricordato il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli - perché gli sprechi valgono infatti l'1% del pil italiano, circa 15 miliardi di euro. Per questo il traguardo raggiunto dall'hub è per noi un grande successo: le quasi 80 tonnellate di cibo recuperato sono state ridistribuite a 1300 nuclei familiari». Ovvero 3950 persone, 2470 adulti e 1480 bambini. Ma non solo. Tagliare gli sprechi alimentari significa anche aiutare l'ambiente: i risultati del 2019 dell'hub di via Borsieri si possono infatti tradurre in 240 tonnellate di Co2 in meno nell'aria e 77mila metri cubi di acqua risparmiata.
«Abbiamo costruito un modello replicabile in tutta la città - spiega Marco Melacini, professore di logistica del politecnico di Milano - e il nostro obiettivo è quello di arrivare a coprirla tutta. Speriamo di riuscirci in un paio d'anni». Tempistiche confermate anche dalla vicesindaco Scavuzzo, che auspica la copertura completa del territorio «entro la fine del mandato».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Gennaio 2020, 05:01
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