Giammarco Oberto
«È il cancro la mia sfida» Ala fine dello scorso

Giammarco Oberto
«È il cancro la mia sfida» Ala fine dello scorso luglio Filippo Penati aveva rivelato pubblicamente la malattia contro cui da tempo combatteva. Un tumore che la notte scorsa lo ha portato via.
Penati - ex dirigente di spicco del Partito democratico, ex braccio destro di Bersani, presidente della Provincia di Milano dal 2004 al 2009 - si è spento a 66 anni alla Multimedica di Sesto San Giovanni, la città di cui è stato sindaco per due mandati, dal 1994 al 2001. Le sue ultime volontà - hanno detto ieri i due figli, Simone e Ilaria - erano quelle di andarsene «senza notizia e senza clamore». Il funerale avverrà in forma strettamente privata.
Ieri la sua figura ha incassato il tributo bipartisan della politica, quella stessa che gli aveva fatto il vuoto intorno appena erano cominciati i suoi guai giudiziari. Nel 2011 era finito al centro dell'inchiesta sul cosiddetto Sistema Sesto, un intreccio tra politica e imprenditoria che ruotava intorno alla riqualificazione delle ex aree industriali Falck e Marelli tra Sesto e Milano. Quello stesso anno il Pd lo sospese dal partito, ma l'inchiesta finì nel nulla: parte di reati vennero prescritti nel 2014, per gli altri fu assolto in primo grado nel 2015 («Il fatto non sussite»), di nuovo in appello nel 2017. Poi c'è il capitolo Milano-Serravalle: lo sorso luglio la Corte dei Conti della Lombardia lo ha condannato in appello, insieme ad altre 11 persone, per la vicenda della compravendita del 15% delle azioni della Milano-Serravalle dal gruppo Gavio, operazione che risale al 2005. Proprio dopo quella sentenza Penati aveva rivelato la sua malattia. «Della vicenda Serravalle si occuperanno i miei legali, perché io ho una sfida più importante». Il cancro, disse. «Me l'hanno diagnosticato un anno fa, e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria».
Fino alle inchieste del 2011, la sua carriera è sempre stata in ascesa. Dopo aver amministrato per 7 anni l'allora Stalingrado d'Italia, saltò tra i big battendo Ombretta Colli nel 2004 e diventando presidente della Provincia. Per lui si era aperta la ribalta della politica nazionale: prima coordinatore nazionale del nuovo partito con Walter Veltroni, poi braccio destro di Bersani. Nel 2010 non gli è riuscito di battere Formigoni nella corsa a governatore. L'anno dopo su di lui si accese il faro della magistratura. E Penati rimase solo. Nel 2012 si ritirò definitivamente dalla politica. Ha bubblicato due romanzi, La casa di notai e Nemesi. E nel 2017 era diventato presidente della Geas Basket, squadra di pallacanestro femminile di Sesto.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Ottobre 2019, 05:01
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