Forte Pusher con cani e telecamere

Forte Pusher con cani e telecamere
Aveva trasformato il suo appartamento in un palazzo popolare nel quartiere Giambellino in un fortino dello spaccio con 9 cani di grossa taglia e telecamere a sorvegliare l'esterno. A tradire il pusher 45enne è stato proprio uno degli animali che ha azzannato la sua compagna e ha consentito ai poliziotti di entrare nell'abitazione senza destare troppi sospetti.
Si chiama Fabrizio Cutaia, ma tutti lo conoscevano come lo zio, ha precedenti di altro tipo risalenti al 2005 e fino a lunedì era completamente sconosciuto agli investigatori che si occupano di droga. Eppure lui era diventato un punto di riferimento in zona, perché era uno dei pochissimi ad avere ancora hashish. Dopo la stretta al traffico operata dallo stesso re del Marocco, infatti, i rifornimenti hanno iniziato a scarseggiare per molti. Ma non per Cutaia, che aveva ancora una buona scorta e un gran numero di clienti. In un'ora di appostamento abbiamo accertato il passaggio di almeno 20 persone - ha spiegato Rosanna Chironi, dirigente del commissariato Lorenteggio - Aveva anche tre cavallini che spacciavano per suo conto. Riceveva tutti sul pianerottolo, non permetteva a nessuno di entrare in casa. Per questo il morso del cane alla sua compagna è stato un caso fortuito molto utile per noi. I cani - 3 pitbull, un labrador, un pastore tedesco e 4 meticci - sono stati affidati ai parenti dell'arrestato.
Gli uomini della squadra antidroga hanno sequestrato 700 grammi di hashish e 800 euro in contanti, oltre a materiale per il confezionamento e un'agenda con tutti i conti delle dosi vendute. L'appartamento si trovava al piano rialzato, sul davanzale aveva posizionato due fioriere con telecamere nascoste che gli servivano per controllare l'arrivo dei poliziotti così da potersi eventualmente sbarazzare della droga prima del loro arrivo.(S.Gar.)
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA