«Formigoni e gli altri versino 60 milioni»

«Formigoni e gli altri versino 60 milioni»
Sessanta milioni di euro. È il «danno erariale», secondo la Procura lombarda della Corte dei Conti, alla Regione per i finanziamenti a pioggia alla Fondazione Maugeri, tra il 1999 e il 2011, e che deve essere restituita dall'ex governatore Roberto Formigoni e dagli altri imputati in caso di condanna dei giudici contabili. Condanna che è stata chiesta ieri dai pm Antonino Grasso e Alessandro Napoli davanti alla Corte dei Conti che deciderà nelle prossime settimane. All'ex numero uno del Pirellone, condannato in via definitiva nel febbraio scorso a 5 anni e 10 mesi di carcere per corruzione proprio per il caso Maugeri, sono stati già sequestrati dai pm contabili 5 milioni di euro, compresi vitalizi e pensione. Cifra che corrisponde alle utilità che avrebbe ricevuto Formigoni, considerato il protagonista di un «gravissimo sistema illecito di storno di denari pubblici a fini privati»: ovvero per viaggi, vacanze, ristoranti e anche per l'uso di yacht e di una villa in Costa Smeralda. La Procura contabile ha anche già disposto il sequestro di 4 milioni per Umberto Maugeri, ex presidente della Fondazione, e per l'ex direttore finanziario Costantino Passerino, e di 10 milioni a testa per il faccendiere Pierangelo Daccò e per l'ex assessore regionale Antonio Simone. Somme che in caso di condanna saranno pignorate. Il procedimento alla Corte dei Conti riguarda i 192 milioni di finanziamenti regionali, per le cosiddette «funzioni non tariffabili», elargiti (con delibere di Giunta) alla struttura sanitaria pavese in circa 12 anni. Il difensore dell'ex presidente Riccardo Marletta ha sottolineato, invece, che Formigoni è «assolutamente convinto della sua innocenza».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Maggio 2019, 05:01
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