Ferruccio Gattuso
Massimo Lopez&Tullio Solenghi Show. A poco più di un anno

Ferruccio Gattuso
Massimo Lopez&Tullio Solenghi Show. A poco più di un anno il duo comico torna al Teatro Manzoni da domani al 12 gennaio nel loro show firmato, marchio di fabbrica e di garanzia di una storia che comincia da lontano e che si è guadagnata i galloni del classico.
Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show è il ritorno insieme (a colpi di sold out, siamo alle 300 repliche e su Milano tutto esaurito in un amen) di due dei tre componenti del mitico trio che, con Anna Marchesini, inchiodò alla tv milioni di italiani. Ma forse, come ci spiega Tullio Solenghi, i nostri eroi sono ancora in tre.
Anna, ovunque sia ora, resta parte della squadra, giusto?
«Anna è con noi sul palco, nello show teniamo un momento importante, anzi necessario, dedicato a lei. E il pubblico ogni volta si commuove con noi».
Dica la verità: lei e Lopez non vi siete mai, in qualche modo, contesi le preferenze della vostra compagna di comicità?
«Sono sincero: mai. Da sempre siamo persone molto diverse tra noi ma anche grandi amici. Nessuno ha mai cercato competizione con l'altro, la sintonia ha sempre vinto».
Reagan e Khomeini, una vostra storica imitazione: i leader di oggi, invece, sono già parodie di sé, basti pensare al presidente Usa Donald Trump o al coreano Kim Jong-Un.
«Davvero. Dunque abbiamo preferito restare su due grandi seri, come i papi Bergoglio e Ratzinger. Ancora oggi dobbiamo stare di spalle sennò ci mettiamo a ridere tra noi».
Siete dei veterani, ma ve l'aspettavate una risposta record del pubblico come questa?
«Di queste proporzioni davvero no. Ci ha fatto piacere la presenza di giovani, pur essendoci due generazioni tra noi e loro».
E ora?
«A fine tournée, un anno sabbatico e poi torniamo. Intanto io sto scrivendo lo spettacolo Volevo essere Woody Allen, che porterò in scena con altri due attori che devo ancora scegliere».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Gennaio 2020, 05:01
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