Eriksen, ora o mai più: battere Lukaku e conquistare Conte

Eriksen, ora o mai più: battere Lukaku e conquistare Conte
Alessio Agnelli
Eriksen, ora o mai più: nel derby di Nations League con Lukaku per il primo posto nel girone e per convincere Conte, alla tv. Nelle ultime 2 gare contro Atalanta e Real, ha raccolto altrettante panchine e zero minuti a referto, confermandosi quasi fuori dal progetto-Inter e non era quello che avevo sognato al mio arrivo. Ma, in nazionale, Christian Eriksen ce la sta mettendo tutta per far ricredere Antonio Conte e per rientrare dalla porta di servizio a suon di... gol. Domenica il 28enne di Middelfart ne ha messi a segno altri 2 su rigore contro l'Islanda, per un totale di 5 nelle ultime 5 uscite con la Danimarca, spiccando per leadership, classe e freddezza dagli 11 metri. E meritandosi Lukaku, nello spareggio, a tinte nerazzurre, di domani sera in Belgio per il primo posto (al momento Diavoli Rossi a 12, danesi a 10 punti) nel gruppo 2 di Nations League: Con Romelu sarà una finale- ha sottolineato l'ex Tottenham a uefa.com-. Arrivare primi in un girone con Belgio, Inghilterra e Islanda sarebbe bellissimo per noi. Dopo il ko dell'andata (uno 0-2 a Copenaghen per Lukaku e compagni, ndr), vogliamo vincere e dimostrare quanto valiamo. Uno stimolo, per Eriksen, sarà anche il pensiero di Antonio Conte, spettatore interessato e in attesa di nuove risposte dal danese. Se la sfida con Big Rom (altro osservato speciale, ma per i problemi fisici che lo hanno accompagnato prima e durante la pausa per le nazionali) sarà convincente per attitudine, garra e qualità di giocate, l'ex Spurs potrebbe, infatti, trovar spazio già domenica contro il Torino. Da trequartista o da regista arretrato (la nuova idea dell'ex ct per provare ad integrarlo), tenuto conto dell'indisponibilità di Brozovic, positivo al covid, e della sfida di Champions di mercoledì prossimo con il Real, riservata ai titolarissimi. Di mezzo, il Belgio e l'amico Lukaku, con cui farà rientro giovedì ad Appiano per riunirsi ai nerazzurri di Conte. Già alla Pinetina da ieri, invece, Kolarov (dispensato dagli impegni con la Serbia per un affaticamento, già riscontrato a Milano) Pinamonti(alle prese con una botta alla caviglia rimediata con l'Under21, oggi gli esami all'Humanitas) e Gagliardini, negativo al tampone rapido e subito in gruppo.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2020, 05:01
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