È terminata a Samarate, un piccolo Comune in provincia di Varese, la fuga dell'egiziano

È terminata a Samarate, un piccolo Comune in provincia di Varese, la fuga dell'egiziano di 30 anni che martedì pomeriggio è riuscito a scappare da un aereo in partenza dall'aeroporto di Malpensa su cui era stato imbarcato dalla polizia per essere rimpatriato nel Paese di provenienza. È stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e verrà allontanato all'Italia.
L'uomo, Elsaid Gamal Eladasy, era arrivato domenica da Dakar, in Senegal, e sarebbe dovuto ripartire per Il Cairo, ma durante il controllo gli agenti si sono accorti che non aveva i documenti e hanno attivato la procedura di respingimento. Il primo volo utile per Dakar era proprio martedì. L'egiziano è stato fotosegnalato, preso in consegna dagli agenti della Polaria in attesa di salire sull'aereo e affidato al comandante del volo. Cosa che è avvenuta senza problemi, fino a quel momento è filato tutto liscio. Poi, pochi minuti prima di decollare, approfittando della distrazione di una hostess, è scattato dal proprio posto e si è letteralmente lanciato dal portellone da cui era stata appena sganciata la scaletta. Alle 19.30 la segnalazione alla torre di controllo: «C'è un uomo sulla pista, fermate tutto». L'egiziano ha costretto Enav, Enac e i responsabili dello scalo di bloccare completamente l'aeroporto e solo 50 minuti dopo hanno deciso di riaprire una pista, facendo riprendere gradualmente l'attività. Si è tornati alla normalità solo alle 22.30, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Intanto il 30enne ha corso come un disperato senza mai voltarsi indietro, riuscendo a seminare decine di inseguitori fino a tarda notte. Non aveva grandi speranze di farcela, intorno alle 2 si è arreso, la corsa è finita dopo circa 11 chilometri.(S.Gar.)
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Gennaio 2019, 05:01
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