Due gli indagati, incensurati, per le minacce di morte al sindaco Giuseppe Sala,

Due gli indagati, incensurati, per le minacce di morte al sindaco Giuseppe Sala, comparse nella chat Telegram «Basta dittatura - Proteste». Un operaio 50enne di Crescentino, Vercelli, e un sottufficiale della Marina Militare (ora non in servizio perché No vax), 51 enne di Teulada, nel Cagliaritano. I due - durante la perquisizioni effettuate dalla polizia nelle rispettive abitazioni che hanno portato al sequestro di pc e cellulari - hanno ammesso di essere gli autori dei messaggi, che presentano espressioni «gravi, minacciose e intimidatorie» contro il sindaco. Per alcune espressioni è configurabile «la minaccia grave, aggravata perché contro un pubblico ufficiale». Sala ha detto di «non voler la scorta», ma per ora il prefetto Renato Saccone ha deciso di «aumentare la vigilanza attiva radiocollegata», con passaggi delle pattuglie davanti alla sua abitazione e attenzione particolare agli eventi a cui parteciperà. Intanto, proseguono le indagini di Digos e Postale, coordinate dal pool antiterrorismo milanese, per rintracciare altri autori delle violente minacce.(S.Rom.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Ottobre 2021, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA