Brescia, porte chiuse a Balo

MILANO - Dalla guerra fredda a un apertissimo braccio di ferro, ricco di colpi di scena e sempre in aggiornamento. È questa l'evoluzione del rapporto tra il Brescia e Mario Balotelli. E dopo la mossa di Massimo Cellino che ha richiesto l'arbitrato per provare ad ottenere la risoluzione unilaterale del contratto con Balo, si aspettava la prima risposta del giocatore che venerdì, quando ha ricevuto la comunicazione ufficiale dalla società circa la volontà di interrompere il rapporto con lui, era in malattia. Con una diagnosi di gastroenterite acuta per sei giorni di prognosi certificati dal medico di base della madre di Mario. Balotelli si è presentato ieri mattina al campo d'allenamento del Brescia convinto di potersi allenare (è a tutti gli effetti un tesserato dunque ne ha pieno diritto), ma è stato rimandato a casa. E nel pomeriggio era tra i partecipanti della manifestazione contro il razzismo organizzata anche a Brescia, in Piazza della Vittoria, per chiedere giustizia per George Floyd. Mario ha pubblicato un post su Instagram che lo ritrae in piazza in compagnia del fratello e di un gruppo di amici.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Giugno 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA