Brera si riapre al Novecento e mette in mostra i capolavori voluti dal suo più

Brera si riapre al Novecento e mette in mostra i capolavori voluti dal suo più grande direttore, Franco Russoli. Picasso, De Pisis, Boccioni, Sironi, Modigliani, Morandi e tanti altri, quelli delle collezioni Jesi e Vitali. Sono 78 le opere esposte (a rotazione) nelle sale 9, 15 e 23. In attesa che la tela infinita del benedetto Palazzo Citterio venga ultimata e il museo aperto al pubblico.
«Non è una mostra è semplicemente una risposta temporanea», sottolinea il direttore James Bradburne. «Queste opere staranno qui fino a quando non potremo trasferirle nella loro casa permanente, Palazzo Citterio». Il nuovo allestimento, reso possibile grazie alla marchesa Giovanna Sacchetti, che per questo ha vinto il premio Rosa di Brera, e firmato da Marina Gargiulo con criterio stilistico e ronologico, utilizza il sistema di deposito a rastrelliera in teche create apposta. Aggiunge Bradburne: «Siamo costretti anche dai termini delle donazioni ad esporli». Le famiglie, infatti, avrebbero potuto ritirarle in base alle condizioni della donazione che prevedevano l'esposizione delle opere, «ma generosamente ci hanno concesso il tempo di riorganizzarci con l'esposizione alla Pinacoteca di Brera». (P.Pas.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Giugno 2019, 05:01
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