Bettarini, pene confermate «Volevano ammazzarlo»

Bettarini, pene confermate «Volevano ammazzarlo»
Condanne dagli 8 ai 5 anni di carcere. I giudici della terza Corte d'Appello hanno confermato le condanne di primo grado, limitandosi a limare qualche errore di calcolo nella determinazione delle pene.
I quattro giovani che la notte del 1° luglio 2018 hanno aggredito Niccolo Bettarini, figlio di Simona Ventura e del calciatore Stefano Bettarini, fuori dalla discoteca Old Fashion, erano tutti accusati di tentato omicidio nel confronti del 20enne, che è stato ferito con otto coltellate, e avevano scelto tutti di essere giudicati con rito abbreviato. Davanti alla Corte d'Appello, il procuratore aggiunto Giulio Benedetti ha sostenuto che i quattro avevano «intenzione di uccidere» Niccolò Bettarini. Anche il numero di coltellate e la posizione dei colpi inferti, «in prossimità degli organi vitali», hanno messo a rischio la vita del 20enne. Era stata, però, la stessa procura generale a chiedere un lieve ritocco, per un errore di calcolo, della sentenza del gup e quindi di rideterminare le pene per Davide Caddeo e Albano Jakej da 9 a 8 anni di carcere e da 6 anni e mezzo a 6 anni e 4 mesi. Per il resto ha proposto la conferma dei 5 anni e 6 mesi per Alessandro Ferzoco e dei 5 anni per Andi Arapi.(V.Gol.)
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Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Ottobre 2019, 05:01
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