Basta paura, Milano vuole ripartire

Paola Pastorini
Milano rialza la testa. Il Duomo riapre i battenti. La gente ricomincia a girare per strada.
Dopo l'annichilimento dei primi quattro giorni, quando la città si è ritrovata immersa in un clima da coprifuoco, c'è voglia di ricominciare.
Dal Duomo, il simbolo di Milano, che lunedì riaprirà ai turisti. L'ipotesi è far entrare poche persone alla volta, «con ingressi scaglionati, e solo con biglietterie online», ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera. Confermano dalla Fabbrica del Duomo annunciando per oggi tutte le modalità. Ma tutta la città vuole ripartire, lo si vede dalla gente che torna a sedersi nei bar e a camminare in centro. La domanda dei milanesi e dei lombardi è solo una: «Lunedì si torna alla normalità?». Ieri la Regione ha ribadito che la decisione definitiva sulla riapertura delle scuole sarà presa nel fine settimana, con una nuova ordinanza dove si capirà quando e come riapriranno anche cinema, musei, luoghi pubblici. Fin da ieri il sindaco Giuseppe Sala aveva lanciato un appello al ministro alla Cultura Dario Franceschini alla riapertura anticipata di mostre e musei (criticato dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera «l'ordinanza è legge, quindi reputo il suo appello un momento di stanchezza»).
E l'orgoglio Milano torna a fare capolino sul web e mette d'accordo persino i partiti. Ha avuto milioni di visualizzazioni il video #milanononsiferma. Il video postato dal sindaco sul suo profilo Fb è stato rilanciato anche dal segretario della Lega Matteo Salvini. E ieri sera il segretario del Pd Luca Zingaretti è arrivato sui Navigli a bere un aperitivo al Pinch in Ripa Ticinese, aderendo all'appello di Milano non si ferma.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Febbraio 2020, 05:01
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