Alessio Agnelli
MILANO - Tra coronavirus e voglia di campo: Skriniar si confessa

Alessio Agnelli MILANO - Tra coronavirus e voglia di campo: Skriniar si confessa
Alessio Agnelli
MILANO - Tra coronavirus e voglia di campo: Skriniar si confessa in live chat. Direttamente dal divano di casa sua, dove sta trascorrendo «con fidanzata e due cagnolini» la quarantena rpo la trasferta ad alto rischio contagio dell'8 marzo contro la Juve (oltre a Rugani, positivo al COVID-19 anche Matuidi).
E il primo pensiero di Milan Skriniar non può che essere «per il difficile momento che stiamo vivendo - ha esordito il gigante slovacco sugli account social della Beneamata, rispondendo ai tifosi -. Il calcio ci manca tanto, eravamo abituati ad allenarci ad Appiano tutti i giorni. Ma, ora, quello che è importante è affrontare e combattere questo virus, tutti insieme, come una squadra».
E naturalmente «restando a casa», come da protocollo. Ma in spasmodica attesa di tornare alla normalità, e «agli allenamenti in un centro sportivo bellissimo come Appiano, una delle cose più belle di essere all'Inter» ha sottolineato l'ex sampdoriano. Tre anni fa l'approdo a Milano via Genova ed «è stato bellissimo, ho saputo della possibilità in Under 21- ha chiosato Skriniar - e non ci ho pensato due volte». Poi «l'emozione più grande: giocare in uno stadio come San Siro, di fronte a tanta gente» e, prestazione dopo prestazione, anche il riconoscimento dello scorso 2 febbraio a Udine, con fascia al braccio per l'infortunio di Handanovic: «Un'altra grande emozione, ero orgoglioso di essere capitano dell'Inter. È una grande responsabilità, ma non è che cambia il modo di giocare se hai la fascia: io darò sempre il massimo per questa maglia». Anche se il capitano resta «Handa, un grande professionista e un ragazzo bravissimo». Tra i compagni invece «quello con cui vado più d'accordo è B stoni». Mentre, tra i grandi del passato nerazzurro, l'esempio da seguire «è Walter Samuel. Nell'Inter del Triplete c'erano tanti bravi difensori, ma se devo dirne uno lui, per la sua forza. Faceva sicuramente più differenza di me».
Due invece le nomination per Ronaldo il Fenomeno: «Era il mio preferito e mi sarebbe piaciuto affrontarlo o giocarci insieme». Nel presente, tra i più ostici sul campo, «CR7 e Messi, i migliori al mondo, ma pure Mbappé e Ibra, che ho sfidato nel derby per la prima volta - ha concluso Milan Skriniar - Da uno a dieci quanto mi sento interista? Direi 10, ma anche di più».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Marzo 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA