Alessio Agnelli
MILANO - Lukaku: l'Inter ci prova, ma con Dzeko in stand-by e

Alessio Agnelli
MILANO - Lukaku: l'Inter ci prova, ma con Dzeko in stand-by e Lautaro in vacanza a Conte non rimane che Icardi per il ritiro di Lugano.
L'ospite più indesiderato, ma, distinta alla mano, anche l'unico fra gli attaccanti dell'Inter attualmente in rosa arruolabile per la prima fase di preparazione in terra elvetica. Sui campi di Cornaredo, salvo accelerate dell'ultim'ora nelle trattative per Romelu Lukaku ed Edin Dzeko, alquanto improbabili al momento, Antonio Conte potrà avvalersi di un solo bomber di ruolo per iniziare i lavori: l'ex capitano Mauro Icardi, già scaricato a parole, tramite un doppio contatto telefonico con Wanda Nara, e convocato per quieto vivere, e a scanso di possibili azioni legali (una causa per mobbing) da parte della moglie-agente.
Ieri sera Marotta e Ausilio si sono incontrati in viale Liberazione con Federico Pastorello, agente di Lukaku, per pianificare un nuovo assalto al belga. Ma per la fumata bianca con lo United ci vorrà tempo (difficile una chiusura a stretto giro di posta) ed un'offerta al rialzo dai 10 milioni di prestito biennale più 60 di riscatto, proposti in prima battuta e già rifiutati dai Red Devils. Tanto che Pastorello ha avvisato lì'Inter: «Devono fare in fretta, altrimenti lo perdono». Stesso discorso per Dzeko, altro promesso sposo di Conte ma bloccato dal gelo calato sull'asse Milano-Roma dopo l'intrigo Barella. La distanza tra le parti è sempre di 8 milioni (10-12 contro 18-20 di richiesta) e nessun contatto. Però la novità è che l'Inter potrebbe aspettare il bosniaco più a lungo. Esattamente fino a giugno 2020, quando si libererà a parametro zero dalla Roma. Come terza punta (dopo Lukaku e Lautaro) al vaglio infatti la candidatura di Fernando Llorente, alla Juve con Conte e svincolato dal Tottenham, che chiede un biennale da 3 milioni a stagione.
Mentre per Icardi, a dispetto delle continue professioni di fede nerazzurra, sempre viva la pista Juventus, con contatto Wanda Nara- Paratici ad Ibiza. Nelle prossime ore, invece, possibili nuovi contatti con il ds del Cagliari, Carli, a Milano da ieri, per Barella. Dal Brasile, intanto, si ricandida pure Joao Miranda: «In tanti parlano non conoscendo la mia volontà. Sono un giocatore dell'Inter - ha chiosato il classe '84 carioca - e quando terminerà la Copa America parlerò con la dirigenza per sapere se vogliono che rimanga. Per me sarebbe una buona opzione. Penso che la squadra stia crescendo e mi piacerebbe far parte di un'Inter vincente».
Chi ci sarà di sicuro è Stefano Sensi. «Mi aspetto un'annata dura, di grande lavoro, perché l'Inter vuole tornare a essere quello che merita: una grande squadra a livello europeo. Conte? Un allenatore importante, con mentalità vincente. Non vedo l'ora di iniziare».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Luglio 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA