Alessio Agnelli
MILANO - «L'Inter vuole cambiare le gerarchie del calcio

Alessio Agnelli
MILANO - «L'Inter vuole cambiare le gerarchie del calcio italiano. A squadra e tifosi dico che si può fare, che non abbiamo limiti Sono qui per questo».
Nel Dna il lavoro, «un bisogno che ho sempre avuto», e nel mirino la Juventus, 8 volte campione d'Italia dal 2011, le prime 3 farina del suo sacco, da buttare giù dal trono. In una lunga intervista a GQ, Antonio Conte si è presentato così, azzerando il passato bianconero e concentrandosi solo sul futuro, a tinte nerazzurre, con la ferma intenzione di «riportare l'Inter dove merita - ha proseguito il tecnico salentino -. Non mi attendo problemi da nessuna parte per i miei trascorsi bianconeri. Quando decidi di allenare azzeri ciò che hai fatto da giocatore. La motivazione del professionista è quella di trovare sempre nuove sfide. E dopo aver riportato al successo la Juve, aver sfiorato la semifinale europea con l'Italia e aver rilanciato il Chelsea vincendo Premier e FA Cup, non vedo l'ora di riportare l'Inter dove le compete». Quindi, ad altezza Juve, se non più in altro «perché, parliamoci chiaro, a parte rare eccezioni sono 8 stagioni che in serie A non si lotta per il 1° posto. E il nostro obiettivo deve essere cambiare questo stato di cose - ha sottolineato Antonio Conte -. Nella mia scelta decisivo Marotta? Diciamo che ha aiutato, è stata una conferma dell'impressione che avevo da lontano. Marotta è un dirigente che ha vinto tanto, se tu lo cerchi un minuto dopo che la Juve l'ha liberato vuol dire che hai intenzioni serissime, che non lasci nulla di intentato per salire in cima. Ma anche la determinazione del presidente Zhang. O Ausilio, uno con idee chiare. All'Inter tutti remano nella stessa direzione, siamo un club ambizioso».
E già al lavoro per gettare le basi dell'anno che verrà. Ieri, per l'ex ct, è stata infatti una giornata di incontri. Prima al Me Hotel di Milano, col suo staff, comprensivo anche di Antonio Pintus, il preparatore atletico appena scippato al Real di Zidane. Poi, negli uffici di corso Vittorio Emanuele (all'ultima settimana; da lunedì prossimo il trasferimento nella nuova sede di Viale Liberazione, in zona Porta Nuova), per un summit di mercato con Marotta e Ausilio.
All'ordine del giorno Barella e Dzeko (più Kolarov), in via di definizione con Cagliari e Roma. Ma anche Kovacic (in prestito con diritto o obbligo di riscatto dal Real) e il classe '96 austriaco Valentino Lazaro, in forza all'Hertha Berlino e un'idea per l'out di destra.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 05:01
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