Alessio Agnelli
«La svolta? Contro la Juventus. Ora siamo in testa e la

Alessio Agnelli «La svolta? Contro la Juventus. Ora siamo in testa e la
Alessio Agnelli
«La svolta? Contro la Juventus. Ora siamo in testa e la pressione aumenterà. Servirà maturità per gestirla e vincere». Ancora un ultimo step, per completare il processo di crescita e «compiere il definitivo salto di qualità». Antonio Conte, alla vigilia del posticipo di campionato del Tardini (stasera, alle 20.45, diretta tv Sky Sport, arbitro Pasqua) contro il Parma, punta l'attenzione sulla continuità, di rendimento e prestazioni, per mantenere la barra dritta e in rotta tricolore.
Sconfitta Madama nel face to face del 17 gennaio e agguantata la vetta della classifica, a spese del Milan di Pioli, con doppia iniezione di fiducia, è infatti questa la prossima prova da superare per Handanovic e compagni: «Dimostrare di essere bravi a gestire le pressioni, avendo raggiunta la maturità che serve per vincere - ha sottolineato Conte in conferenza -. Battere la squadra che ha vinto per 9 anni di seguito ci ha dato autostima e consapevolezza. Ora siamo noi in testa alla classifica, mancano ancora 14 partite e dovremo dimostrare di essere sempre all'altezza. Viaggiare ai ritmi delle ultime 17 giornate (44 punti su 51, ndr) sarà durissima. L'andatura dovrà però essere molto sostenuta, perché ci attendono 14 finali».
La prima contro i Ducali di D'Aversa, ovviamente all'insegna della «prossima partita è sempre la più importante» e della massima attenzione, «perché il Parma ci ha sempre creato delle difficoltà negli ultimi 3 incroci, pareggiando due volte a San Siro, contro una nostra sola vittoria», la chiosa dell'ex ct.
Quindi, Inter che vince non si cambia, eccezion fatta per Hakimi, di rientro dalla squalifica e al posto di Darmian sull'out di destra. Conferme, infatti, per tutti gli altri, diffidati (Lukaku, Bastoni, Barella e Brozovic, a rischio Atalanta con un giallo) e non, compresi Eriksen e Brozovic in doppia regia. «Non so se con loro due il pallone viaggi più veloce, di sicuro dobbiamo essere più efficaci, cattivi e determinati in fase offensiva - ha concluso Antonio Conte, a dispetto del miglior attacco della A con 60 gol segnati -. La vera differenza sta nel fatto che non stiamo prendendo gol. Prima eravamo poco equilibrati, ora molto di più».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Marzo 2021, 05:01
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