Latina, processo per l'omicidio di via Palermo: perizie contro

Latina, processo per l'omicidio di via Palermo: perizie contro

di Elena Ganelli

Due scenari diversi che si sono fronteggiati nell'aula della Corte di assise di Latina con tanto di fotografie, immagini e ricostruzioni in 3D grazie all'utilizzo da parte della polizia scientifica di tecniche multimediali di ultima generazione. E' accaduto ieri mattina nell'udienza del processo per l'omicidio di Domenico Bardi, il ladro originario di Napoli ucciso a colpi di pistola in via Palermo il 15 ottobre 2017 dall'avvocato Francesco Palumbo.
La Corte presieduta da Francesco Valentini ha riascoltato i periti dell'accusa e quelli della difesa, questa volta tutti insieme ciascuno con la propria versione: da una parte Daniele D'Ercole, Gianpaolo Zambonini e Mauro Melandri del Servizio polizia scientifica di Roma a supporto della tesi sostenuta dal pubblico ministero Simona Gentile per dimostrare come l'imputato abbia sparato con l'intenzione di uccidere Bardi, che in quel momento era di spalle su una scala poggiata alla parete del palazzo dove aveva effettuato un furto nell'abitazione dei genitori di Palumbo, dall'altra il professor Farneti, esperto balistico per la difesa. La raffica di colpi 12 in tutto, sei di impatto ritrovati sul muro e sei quelli in aria che secondo gli investigatori e gli esperti balistici sono stati esplosi dal basso verso l'alto nel giardino del condominio in lottizzazione Cucchiarelli. E sempre questa ricostruzione, come nelle immagini realizzate in scala tridimensionale e utilizzate per la prima volta in un'aula di Tribunale almeno in Italia, lo sparatore, cioè l'imputato, si muoveva e avanzava. Poi i colpi contro Salvatore Quindici, il complice che invece era nell'area condominiale ed era riuscito a fuggire seppure colpito ad un braccio.
LA DIFESA
A contrastare questa ricostruzione il perito balistico Martino Farneti, nominato dai difensori dell'imputato, gli avvocati Leone Zeppieri e Tommaso Pietrocarlo. L'esperto ha prospettato uno scenario diverso che esclude, valutando la posizione di Palumbo e dei ladri, che gli spari fossero volontari e mirati e rispetto alla visuale di Palumbo sostiene che fosse in qualche modo impedita dalla presenza di un albero di fico, tagliato successivamente. Oltre a spiegare che mentre esplodeva i colpi lo sparatore stava indietreggiando e non avanzando.
NUOVA UDIENZA
Esaurito il faccia a faccia tra esperti e periti la Corte ha fissato la prossima udienza per il 21 gennaio 2022 quando, essendo finiti i testi del pubblico ministero, saranno ascoltati quelli della difesa.
I legali di Palumbo hanno peraltro citato in aula alcuni operatori di polizia che in provincia di Frosinone si sono occupati delle indagini sui furti di armi messi a segno dal gruppo di Bardi e Quindici in periodi antecedenti l'omicidio di via Palermo: l'obiettivo è quello di dimostrare come il sodalizio criminale che ha al suo attivo numerosi colpi in abitazioni in provincia di Latina e altrove - avesse disponibilità di pistole nonostante quella domenica pomeriggio a via Palermo i ladri fossero disarmati. Nella prossima udienza la difesa comunicherà inoltre se l'imputato, che non è mai stato presente finora, darà la propria disponibilità a farsi esaminare in aula così come richiesto dal pubblico ministero Gentile.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Novembre 2021, 11:44
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