Latina, Damiano Coletta: «Basta insulti». Oggi Letta e Zingaretti

Latina, Damiano Coletta: «Basta insulti». Oggi Letta e Zingaretti

di Vittorio Buongiorno

Ha ascoltato e aspettato. Da giorni. Ha letto le note degli avversari che lo accusavano di essere divisivo, di avere un linguaggio che istigava all'odio, poi, ieri, ha deciso di rispondere. Non direttamente. Per prima cosa ha incontrato il prefetto Maurizio Falco, poi ha varcato il portone della Questura e depositato una denuncia, tra una mattinata a Borgo Santa Maria e un pomeriggio a Borgo Grappa. E' stata la giornata di Damiano Coletta, il sindaco uscente che domenica al ballottaggio se la vedrà contro Vincenzo Zaccheo e contro l'intero centrodestra.


«Sono andato come in doppia veste, come sindaco uscente e come candidato, per invitare tutti gli schieramenti e le persone maggiormente coinvolte in questi ultimi giorni di campagna elettorale ad abbassare i toni, l'ho fatto perché sono parecchio irritato per quanto accaduto. Non riaccendo polemiche- chiarisce Coletta - ma abbiamo subito la macchina del fango, attacchi che hanno riguardato miei ambiti familiari. Ho sentito parlare di voti di scambio, sanno benissimo tutti qual è la mia credibilità, costruita nel tempo. Si cerca di sporcarmi, ma questo è il mio punto di forza».
Al centrodestra non sono andati giù i riferimenti al passato, alle inchieste e quella frase sui comitati di affari. «Tiriamo una linea, nella logica dell'antagonismo ci può stare che si individui il punto debole dell'avversario, ma partendo però da cose reali. Invece in questi giorni ho visto troppe mistificazioni, troppe cose opache. Latina deve saper scegliere il sindaco con serenità, valutando la persona. Siamo due persone con una storia professionale diversa, ciascuno ha la sua. Io ho lavorato per 25 anni in ospedale e prima ho fatto il calciatore professionista». Ma dopo essere uscito dalla prefettura, Coletta è andato dritto in Questura per depositare una denuncia contro Antonio Bottoni.


L'ANTEFATTO
«Nelle scorse ore siamo stati convocati dal Sindaco uscente Coletta e, devo dirlo con sincerità, non abbiamo ritenuto di poter accettare le proposte ricevute, di natura meramente personale e non mirate a consentire di adoperarmi a favore della comunità cittadina» aveva dichiarato nei giorni scorsi Bottoni, candidato sindaco arrivato quinto con circa il 3% dei voti e appoggiato tra gli altri dalla Fiamma Tricolore. Per poi rincarare la dose: «Devo esprimere tutto il mio rammarico nel leggere che il sindaco uscente di Latina tenta di minimizzare l'offerta da me ritenuta inaccettabile in occasione di un incontro recentemente tenuto tra lui e me.Si tratta, evidentemente, o di una perdita di memoria da parte del dott.

Coletta (anche se in una telefonata intercorsa proprio ieri pomeriggio ricordava bene l'argomento), oppure di una furbata per nascondere anche al suo elettorato ed ai suoi più immediati sodali una proposta che essi stessi, ritengo, non potrebbero che considerare così come è stata ritenuta dal sottoscritto».


L'OFFERTA
Cosa ha offerto Coletta a Bottoni? «Abbiamo avuto un colloquio su un piano politico - spiega il sindaco uscente - che ha avuto mistificazione e una lettura che mi offende. L'ho chiamato. Gli ho parlato, ho detto che in questa città serviranno sinergie, visto che non sono entrati in consiglio comunale pur avendo avuto un seguito, gli ho detto che avrei avuto piacere che facesse parte del comitato organizzativo in vista del centenario di Latina, e visto il suo impegno per la tutela dei consumatori gli ho detto che lo avremmo tenuto presente per ruoli di garanzia in comitati di sorveglianza o in ipotetico consigli di amministrazione». Alla luce di queste parole sicuramente Bottoni replicherà.
Oggi, intanto, la campagna elettorale entra nel vivo anche per il centrosinistra. A Latina arriveranno in mattinata Nicola Zingaretti (alle 12 al Nad in piazza del Popolo) e Daniele Leodori, rispettivamente presidente e vice presidente della Regione Lazio, e in serata Enrico Letta, segretario nazionale del PD. all'arena del circolo cittadino, alle 20.30. Alle 10.30 con Leodori ci sarà una conferenza stampa al Museo della Terra Pontina, in piazza del Quadrato. «Sono contento del loro arrivo e ancor più contento delle sinergie che si sono create con la Regione e con il Governo, una filiera di cui la città può beneficiare. Grazie a ciò in questi anni abbiamo portato la città in Europa, per questo avrei voluto invitare anche David Sassoli per la chiusura, ma per motivi saluti non potrà esserci».
E possibile invece che arrivi anche Giuseppe Conte, il leader dei 5 Stelle. «La filiera governo c'è, si può aprire una fase sviluppo - assicura Coletta - con tutte persone che pensano al bene comune».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Ottobre 2021, 11:37
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