Imane Fadil, l'accusatrice di Berlusconi avvelenata: le sue verità nel libro che stava scrivendo
di Valentina Errante
Imane Fadil morta, chi era la modella che raccontò il 'Bunga Bunga' a casa di Berlusconi
Nove anni trascorsi tra la procura e i Tribunali, con un ruolo centrale nella storia giudiziaria dell’ex Cavaliere. Otto “cene eleganti” ad Arcore, nel suo curriculum. Era stato abbastanza per fornire ai pm i dettagli sulle serate in compagnia dell’allora premier. Era il 2011 lo scandalo “bunga-bunga” con la minorenne Ruby, al secolo Karima El Maroug. Di quella squallida storia, Imane, marocchina anche lei, ultima di cinque figli, arrivati con la famiglia in Italia oltre venti anni fa, non si era mai liberata. In un’intervista ha raccontato come si fosse trovata isolata e additata. Poi, quella, era diventata la sua battaglia.
Voleva fare la modella. Perché fosse finita ad Arcore l’ha raccontato ai pm: «Ero disperata, lavoravo poco e ambivo a incarichi importanti». Testimone nel primo processo, parte civile nel secondo, a gennaio scorso, poco prima del ricovero, insieme ad Ambra Battilana e Chiara Danese, le altre due “olgetine” che accusano l’ex premier di avere tentato di corromperle, non era stata ammessa come parte civile. «Ho sempre detto la verità, al contrario degli altri, e ho respinto tantissimi tentativi di corruzione da parte di Berlusconi e di tutto il suo entourage», si era sfogata promettendo rivelazioni.
È stata lei nel 2011, a 25 anni, a svelare l’esistenza della ventenne Katarina Knezevic, ex miss Montenegro e sedicente “fidanzata” del premier.I dettagli delle otto cene ad Arcore erano finiti a verbale con nomi e cognomi: spogliarelli, palpeggiamenti, travestimenti bizzarri e pagamenti generosi per l’intrattenimento. Invitata da Lele Mora ed Emilio Fede, ricorda Nicole Minetti e Barbara Faggioli che ballano vestite da suora, Iris Berardi travestita invece da Ronaldinho.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Marzo 2019, 12:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA