Le poesie di Anna Rita Bassani: tra sogno, realtà e amore

Le poesie di Anna Rita Bassani: tra sogno, realtà e amore

Attraverso le sue opere Come un sogno, Una vita di emozioni, Nel ricordo di Maria e Radici l’apprezzata autrice racconta sentimenti, storie ed emozioni della vita di tutti i giorni, ripercorrendo legami indissolubili con persone e luoghi a lei cari

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con ANNA RITA BASSANI

La scrittrice Anna Rita Bassani regala ai suoi lettori un viaggio quasi onirico, sogno e realtà che si mescolano legati però da un sottile ma profondo trait d’union: l’amore. Le opere Come un sogno, Una vita di emozioni, Nel ricordo di Maria e Radici sorprendono con le loro poesie che raccontano le esperienze dell’autrice, con la durezza della vita e le speranze dei sogni a unirsi per emozionare e regalare nuove speranze.
 

Quale è stato il ruolo della scrittura e della poesia nella sua vita?

“La scrittura – spiega la scrittrice – è un’espressione originale che permette di rielaborare sentimenti ed emozioni raccontando storie, luoghi, oggetti e persone. Ho lavorato come informatore scientifico del farmaco, ma seguendo la passione per la poesia di mia madre, Maria Fortunato, ho ereditato l’amore dell’arte poetica: per lei era vita, ha iniziato a scrivere cinquantenne per poi riprendere anche a novant’anni. Proprio in occasione del suo centenario, feci pubblicare Testa tra le nuvole, una rosa delle sue liriche precedentemente pubblicate, quale omaggio alla sua dedizione costante alla Poesia”.
 

“Dal 2010 – prosegue Bassani – ho deciso di dedicarmi alla scrittura, di coinvolgermi nella poesia, andando nell’intimo dei miei sentimenti. Viaggio nella fantasia per esempio, si ispira alle esperienze avute con persone e luoghi: la natura è protagonista e ho voluto darle un’anima, dialogando attraverso la poesia. La mia prima pubblicazione è stata Alla scoperta dell’anima ed è una rappresentazione profonda del mio intimo. In Come un sogno ho preso, invece, spunto dalla realtà, dalla vita, dalle sfide che siamo chiamati ad affrontare, per dare un senso di speranza e stimolare una reazione quando tutto sembra andare male. E questo è servito anche a me per superare i momenti difficili”.


Cosa l’ha spinta a scrivere Una vita di emozioni, Nel ricordo di Maria e Radici?

“Con la scomparsa di mia madre, nel profondo dolore, ho deciso di scrivere la sua storia, dal titolo Una vita di emozioni. Il mio proposito era quello di far rivivere ed esaltare l’esistenza e l’anima di mia madre, quasi per convivere col suo ricordo e lenire l’estremo dolore della sua perdita. Così raccontai le emozioni che lei ha vissuto e condiviso con chi le è stato attorno, riprendendo e testimoniando esperienze e sentimenti. Quando mia madre ha ripreso a scrivere aveva già novant’anni e lo stile poetico era diventato più maturo.
 

“Sono tre – rivela con trasporto l’autrice – gli aspetti che l’opera vuole evidenziare. Il primo è un sentimento dubbioso verso il nulla eterno: Dio ha una parte importante nella vita, spingendoci a farci domande sull’esistenza sin da giovanissimi. Il secondo aspetto è la sensibilità al dolore e al sociale, che permise a mia mamma di affrontare con coraggio il volontariato di Croce Rossina, a contatto con pazienti tubercolotici, all’ospedale militare di Catania. Svolse il suo lavoro di Assistente Sanitaria Visitatrice con grande senso di responsabilità tra Matera, Massa Carrara e Tivoli, dove si stabilì definitivamente col matrimonio e dove avvenne la mia nascita. Ho voluto esaltare il suo animo umano. L’ultimo aspetto è sentimentale: crescendo, come tutti i giovani, ha sognato l’amore e a novant’anni scrisse Il principe azzurro”.


“Nella raccolta poetica Nel ricordo di Maria ho, invece, raccontato le storie più peculiari ed emozionanti della sua vita”, sottolinea Bassani, che aggiunge: “Radici è un salto nel passato, in parte sconosciuto, con cui ho provato a delineare la storia e le emozioni dei miei avi tiburtini, raccontandoli attraverso le testimonianze che sono riuscita a recuperare. Con il terzo libro ho voluto completare il ciclo della vita, ripercorrendo il cammino della mia famiglia, di mio padre e della sua passione per la natura, la vigna, gli ulivi, in un percorso che dà vita alle emozioni e alle esperienze, provando a immaginare la storia che si cela dietro a ogni oggetto, come un quadro, un capitello, e a ogni persona del mio retaggio, a partire dai miei bisnonni”.


Qual è il filo conduttore dei tre libri?

“Ogni libro, ogni opera – conclude l’autrice – gode di propria luce e ha una vita a sé. La luce è il filo conduttore tra tempo e spazio per poter governare la nostra esistenza, tra nostalgia e ricordi dei momenti felici. Queste opere si pongono l’obiettivo di far rivivere esperienze e il bello della vita, ricordando le emozioni che ci regalano. Così, attraverso le parole e la poesia la storia e il passato ritornano, tracciando una strada emozionale fatta di oggetti, luoghi e persone”. Per le opere Testa tra le nuvole, Una vita di emozioni, Nel ricordo di Maria e Radici è possibile richiedere la propria copia alla mail edizionimarziacarocci@virgilio.it.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Marzo 2024, 00:00