Una Casa aperta a tutti, tra carità e cultura

Una Casa aperta a tutti, tra carità e cultura

La Fondazione Casa della Carità di Milano ospita centinaia di persone in difficoltà ed è un riferimento culturale per la città

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con FONDAZIONE CASA DELLA CARITÀ

Pensare al prossimo significa appartenere a una comunità, non valutare se stessi esclusivamente come singoli individui ma come animali sociali, felice definizione che Aristotele diede degli esseri umani, che trovano conforto e serenità d’animo nel rapporto con le altre persone, nel chiedere e offrire aiuto secondo le proprie possibilità.

Anche un piccolo gesto gratuito come una firma rientra in quegli atti solidali che possono fare la differenza. È il caso del 5xmille quella parte della propria IRPEF che è possibile destinare a sostegno di Onlus, associazioni ed enti che svolgono attività socialmente rilevanti – che offre la possibilità ai cittadini di dare il proprio contributo, la propria solidarietà e di stare vicini, anche solo idealmente, a chi si trova in difficoltà.

Tra le varie iniziative solidali e caritatevoli, nella città di Milano si distingue la Fondazione della Casa della Carità “Angelo Abriani” un luogo in cui gli ultimi, coloro ai margini della società e di cui troppo spesso ci si dimentica, possono trovare aiuto e conforto.

Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”

La Fondazione, che si fonda su uno stile laico, inclusivo e basato sul dialogo, nasce nel 2002 grazie a due lasciti: l’eredità morale del Cardinale Carlo Maria Martini, che desiderava per la città di cui fu arcivescovo dal 1979 al 2002 un luogo di accoglienza rivolto alle persone in difficoltà, e il dono testamentale dell’imprenditore Angelo Abriani, che decise di lasciare l’intero suo patrimonio ai poveri del capoluogo lombardo.

L’intento del Cardinale è ben rappresentato dallo stesso nel discorso “Paure e speranze di una città” tenuto al Consiglio Comunale della città di Milano il 28 giugno del 2002, in cui affermò: «L’accoglienza non è per la milanesità solo un affare di buon cuore e di buon sentimento, ma di uno stile organizzato di integrazione, che rifugge dalla miscela di principi retorici di accomodamenti furbi, e si alimenta soprattutto di una testimonianza fattiva. Per questo sono lieto che sia possibile offrire alla città una “Casa della carità” che risponda alle intenzioni di un generoso benefattore meneghino e rimanga come segno di accoglienza verso i più sprovveduti».

 


La cultura dell’accoglienza

L’Accoglienza rappresenta una delle anime pulsanti della Casa, in cui si tutelano coloro con un passato difficile, sostenuti in un percorso volto a garantire loro l’autonomia per costruire un futuro migliore. Ciò avviene in un ambiente nel quale ci si sente parte di una grande famiglia, in un senso di appartenenza che viene spesso a mancare laddove dimenticati e abbandonati a se stessi.

A partire dalla sede principale, situata in via Francesco Brambilla, fino ad arrivare alle altre sedi distaccate e alla rete di appartamenti diffusa in tutto il territorio meneghino, la Casa della Carità offre ogni giorno ospitalità a centinaia di persone in difficoltà di ogni età, provenienza e religione (bambini, anziani, famiglie migranti, persone senza fissa dimora, con problemi di salute mentale o disabilità) garantendo servizi fondamentali come doccia, guardaroba, consulenza legale e ambulatori medici e psichiatrici.

La Fondazione garantisce un’abitazione per tutto il tempo necessario a costruirsi una nuova vita e ripartire, studiando con ogni persona un percorso personalizzato e flessibile, in cui le relazioni e gli individui sono alla base dell’esperienza. Essa si distingue anche per le attività sul territorio come gli aiuti agli anziani soli, il sostegno alle persone con problemi di salute mentale, alle famiglie e ai singoli individui che vivono nelle case popolari e negli appartamenti ricevuti in dono o affidati in comodato.

L’Accademia della Carità

Altra anima pulsante è l’Accademia della Carità, che promuove iniziative culturali che nascono dall’accoglienza e danno energia politica alla loro azione sociale. Dalla relazione con le persone più fragili - e dalle loro esperienze - si possono estrapolare idee utili sul vivere bene insieme, con quella comunità d’intenti che sta alla base di ogni società che si rispetti.

L’Accademia rappresenta l’anima culturale, spirituale e politica per la Casa della Carità: tutte le iniziative proposte si basano sul dialogo tra persone, conoscenze e linguaggi differenti, a cui prendono parte anche esperti e intellettuali. L’obiettivo è quello di portare alle istituzioni delle proposte, frutto del lavoro quotidiano e degli spunti che da esso si possono ricavare, da integrare nel sistema di welfare pubblico e utili al miglioramento della vita cittadina.

All’interno dell’Accademia è infatti presente il Centro di Studi SOUQ, che analizza le condizioni delle persone escluse al fine di ricercare soluzioni che possano portare a un cambiamento migliorativo. Il Centro organizza convegni, seminari, il SOUQ Film Festival (un concorso cinematografico internazionale incentrato sui temi sociali), SOUQuaderni (una rivista scientifica semestrale che esce on line) e un annuario edito da Il Saggiatore.

Tutte queste iniziative abbracciano i principali ambiti d’intervento della Fondazione: la salute, la migrazione, l’ecologia, il welfare, il territorio, il carcere, i diritti, la povertà, le popolazioni Rom, Cinti e Caminanti, oltre al dialogo interculturale e interreligioso.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative, sui progetti e su come dare il proprio contributo alla Fondazione Casa della Carità di Milano è possibile visitare il sito internet www.casadellacarita.org o chiamare lo 02/25935318. Destinare il proprio 5xmille alla Casa di Carità è semplicissimo: basta inserire il codice fiscale 97316770151 nel riquadro denominato “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale…” e aggiungere la propria firma.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Luglio 2023, 10:06