Fino a 1.500 euro per una ragazza dei night club Arabesque e Game-over: pagamenti anche col Pos
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Tra gli arrestati ci sono anche i gestori dei due night club. Gli indagati, raggiunti dal provvedimento restrittivo sono Matteo e Federico Vendramello, jesolani rispettivamente di 40 e 44 anni, gestori dei due locali entrambi portati in carcere, mentre ai domiciliari sono finiti la romena Michaela Hobila (35), di Jesolo; Lorenzo Borga (70), di San Donà e Ugo Bozza (66), di Portogruaro, che si occupavano dell'organizzazione logistica.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le prostitute, infatti, consegnavano ai gestori dei night dal 50 al 70% del guadagno per le prestazioni. L'indagine è cominciata alcuni mesi fa grazie a un esposto anonimo. La squadra mobile ha ricostruito un giro d'affari da migliaia di euro. Le ragazze, assunte con regolari contratti come collaboratrici nei night club, in realtà si prostituivano. I servizi che i locali offrivano erano tre: prestazioni sessuali all'interno del privè che costavano 150 euro a mezz'ora, in albergo (fino a 500 euro), mentre per una notte a casa del cliente si arrivava anche a 1.500 euro. L'organizzazione era tale che le donne, in caso di prestazione fuori dal club, portavano con sé i Pos per consentire ai clienti di pagare con la carta di credito. I pagamenti venivano mascherati ad esempio con l'acquisto di bottiglie nel locale.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Gennaio 2020, 18:11
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