Altero Matteoli: «Mai preso un euro». Otto imputati, in serata la sentenza

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di Gianluca Amadori
VENEZIA  - «Non ho mai preso soldi, non sono un corrotto».
Il processo per lo scandalo Mose si è chiuso attorno alle 10 con le dichiarazioni spontanee rese dal senatore ed ex ministro Altero Matteoli, per il quale la procura ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione. Matteoli si è rivolto al Tribunale sostenendo che i suoi difensori sono riusciti a sbugiardare le menzogne raccontate dall'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, e ha assicurato di non aver mai saputo nulla dei rapporti tra il Cvn e l'imprenditore e compagno di partito, Erasmo Cinque. Secondo i pm Stefano Ancilotto e Stefano Buccini, invece, Cinque fu fatto partecipare ai lavori del Mose, con ingenti profitti, come favore a Matteoli. La sentenza è prevista attorno alle 17.30.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Settembre 2017, 18:25
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