Tragedia di Noventa, Giuliano De Seta morto a 18 anni durante lo stage nella Bc Service. Il papà: «Il mio mondo ora è finito»

Tragedia di Noventa, Giuliano morto durante lo stage. Il papà: «Il mio mondo ora è finito»

di Fabrizio Cibin

NOVENTA - «Il mio mondo è finito». Una frase, poche parole, ma che bastano a fare comprendere l'immensità del dolore che solo un genitore può provare per la perdita del proprio figlio. A pronunciarla è Enzo De Seta, il papà di Giuliano, il diciottenne tragicamente deceduto ieri pomeriggio, 17 settembre, a causa di un incidente sul luogo di lavoro. Studente all'Itis Leonardo Da Vinci di Portogruaro, dal 12 settembre si trovava alla Bc Service srl di via Volta, a Noventa, per l'esperienza di alternanza scuola-lavoro, che sarebbe proseguita per un totale di tre settimane. A neppure un'ora dalla conclusione della sua prima settimana di lavoro, una lastra da due tonnellate gli è caduta sulle gambe. Per lui non c'è stato nulla da fare. «Giuliano era il classico bravo ragazzo - riferisce Luca Sprezzola, amico di famiglia - amato da tutti, con un sacco di amici. Desiderava lavorare nel ramo dell'elettronica e delle nuove tecnologie e intanto avrebbe completato il percorso scolastico, con il diploma all'Itis di Portogruaro». Ma quei sogni sono svaniti improvvisamente nel nulla, frantumati in un pomeriggio di metà settembre, nell'azienda che lo aveva accolto per quell'esperienza lavorativa che per i ragazzi significa sempre molto, per aiutarli ad entrare a contatto con il mondo del lavoro. La Bc Service è una srl all'ingresso della zona industriale di Noventa. Si occupa di assemblaggio, lucidatura, saldatura e stampi. Ha quattordici dipendenti e, come detto, si presta ad accogliere anche ragazzi che vogliono imparare un lavoro, attraverso i contatti con le scuole. Come avrebbe dovuto fare Giuliano.


IL DRAMMA
Sono passate da poco le 17 quando si è consumata la tragedia. Cosa sia successo veramente è oggetto di indagine da parte dello Spisal dell'Ulss 4 e dei carabinieri della compagnia di San Donà di Piave, agli ordini del capitano Daniele Brasi.

A quanto pare stava operando su una lastra da due tonnellate quando gli è caduta sulle gambe. Gli altri colleghi di lavoro sono subito intervenuti ed hanno allertato il 118, ma per il giovane non c'è stato nulla da fare.


LE INDAGINI
Ora le indagini dovranno chiarire se sono state rispettate tutte le misure di sicurezza generali in ambito lavorativo e specifiche nel caso di ragazzi che stanno svolgendo gli stage scolastici. «L'alternanza scuola-lavoro - ha commentato il delegato Fiom, Loris Gaiotto - deve essere gestita in modo diverso, non si può arrivare a queste tragedie per prendere dei provvedimenti. Qua non so cosa sia successo: so solo che un ragazzo di 18 anni non torna a casa e questo non va bene. Non si può morire a questa età mentre si sta cercando di imparare un lavoro. E' incomprensibile che in una Italia moderna non si facciano investimenti sufficienti, leggi sufficienti per evitare queste disgrazie». Sul posto si è portato anche il sindaco di Noventa, Claudio Marian. Oltre al papà, che fa l'operaio nel ramo metalmeccanico, Giuliano lascia la mamma Antonella Biasi ed il fratellino di 10 anni.
La famiglia abita a Ceggia. «La famiglia - dice ancora Sprezzola - chiede di ricordare il loro caro Giuliano per com'è sempre stato, un ragazzo amabile, ben voluto da tutti e con un sacco di amici. E di rispettare il loro lutto e il loro immenso dolore».
 


Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Settembre 2022, 08:16
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