Qualche cosa si muove sul fronte delle liste d'attesa e la cura che l'amministrazione regionale con le aziende sanitarie che governano la sanità sul territorio ha avviato, inizia a dare alcuni frutti. La medicina - in attesa che arrivino i rinforzi sia sul fronte dei medici che degli infermieri a rilanciare la sanità pubblica - è stata quella di inserire nuove strutture private convenzionate per particolari prestazioni come Oculistica, diagnosi per immagini (Tac, Risonanze ed Ecografie) e protesica. I segnali - come detto - iniziano a essere positivi anche se c'è molto da fare soprattutto perchè mancano da recuperare centinaia e centinaia di prestazioni rimaste indietro legate alla pandemia.
PASSO NEGATIVO
Il problema, però, in questo momento è un altro. Si tratta di una emergenza che sta mettendo a serio rischio la salute dei pazienti (a volte anche la vita) e ovviamente sta incrementando la fuga per le patologie oncologiche che sino ad ora, salvo tumori rari o particolari, venivano affrontate nelle strutture regionali, in testa a tutte il Cro di Aviano. I numeri del 2021 che sono stati pubblicati sul Quotidiano Sanità (fonte Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ) sono preoccupanti. E quello che è peggio è che durante il 2022 non sarebbero stati segnalati miglioramenti. Anzi.
ONCOLOGIA
La tabella pubblicata sopra parla da sola e si riferisce alla percentuale di visite di approfondimento e interventi chirurgici per tumori maligni conclamati, che sono state soddisfatte entro 30 giorni.
LE IPERBOLI
Per fare alcuni esempi possiamo dire che oramai si sprecano sull'intero territorio regionale le segnalazioni di donne operate al seno che per la mammografia di controllo si sono ritrovate con un appuntamento per la fine del 2023 o addirittura nel 24. È ovvio che cose del genere non possono accadere. La Regione è intervenuta incrementando ulteriormente le mammografie nelle strutture private, ma il problema rimane. Per tutte le altre patologie.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2023, 21:40
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