Coronavirus. Super test in arrivo per sapere se si è stati contagiati: in un'ora i risultati

Coronavirus. Super test in arrivo per sapere se si è stati contagiati: in un'ora i risultati
Coronavirus. Super test per sapere se si è stati contagiati oppure no.

Sta per arrivare il super-test per il nuovo coronavirus. Basterà un’ora per sapere con certezza se una persona è stata contagiata o meno. Fino a questo momento servivano tra le tre e le sei ore per analizzare i tamponi. Ora potrà essere tutto più veloce. Si tratta di un passo in avanti enorme nella gestione dei pazienti. Per prima cosa perché non servirà più fare riferimento per forza all’ospedale di Treviso: il nuovo super-test potrà essere direttamente usato anche dagli ospedali cosiddetti periferici, non di riferimento provinciale. Rendere tutto così rapido, poi, significa non dover tenere dei casi sospetti in isolamento troppo a lungo in settori dedicati, con tutti i rischi annessi e connessi a livello di moltiplicazione dei contagi. 

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COLLABORAZIONE
Il centro di Microbiologia dell’ospedale di Treviso, uno dei più grandi d’Italia, ha messo a punto il super-test collaborando con lo Spallanzani di Roma, l’istituto nazionale per le malattie infettive, riferimento italiano per il nuovo coronavirus, e il policlinico San Matteo di Pavia. Abbiamo testato il sistema a risposta rapida – annuncia Roberto Rigoli, direttore dell’unità di Microbiologia del Ca’ Foncello – si tratta di un cambio notevole dal punto di vista diagnostico. Con questo sistema potremo sapere nel giro di un’ora se una persona è positiva o meno al nuovo coronavirus. Fino ad questo momento i test richiedevano tempi compresi tra le tre e le sei ore. Adesso non sarà più così. Questo passo in avanti permetterà di riorganizzare la gestione dei pazienti e dei casi sospetti.

VELOCITÀ
In queste situazioni, la rapidità, sommata alla precisione, che non è mai stata in discussione, ha mille sfaccettature. In primis sarà possibile dare ai pazienti delle risposte in tempi più brevi. Ma non solo. Ci sarà anche la possibilità di eseguire molti più test, ovviamente solo quando sarà ritenuto necessario. Quanto accaduto con il focolaio esploso del reparto di Geriatria dell’ospedale di Treviso è emblematico. In quell’occasione la Microbiologia del Ca’ Foncello si è improvvisamente ritrovata a dover processare centinaia di tamponi. Le macchine funzionavano a pieno regime, come accade anche adesso: dalle prime luci dell’alba fino a notte inoltrata. Nonostante il gran lavoro, però, non era possibile processare più di una quarantina di tamponi ogni mezza giornata. Con il nuovo super-test le capacità di analisi di fatto verranno moltiplicate almeno per tre. Se non di più. Si tratta di un nuovo successo per il centro di Microbiologia che lo scorso ottobre ha aperto la sua nuova base nel cuore del Ca’ Foncello. Qui è nato un polo da oltre un milione di esami all’anno, attrezzato con un sistema informatico di condivisione dei dati sviluppato in collaborazione con una startup di ingegneri cresciuti alla corte di H-Farm. E quello riguardante il coronavirus non è il primo test che ha abbattuto i tempi. Basta pensare ai tempi per l’individuazione dei germi dalla crescita della colonia: nel nuovo centro sono stati ridotti da 24 ore a poco più di dieci minuti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2020, 17:28
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