CANEVA - Profondo cordoglio ha provocato a Sarone e a Roveredo in Piano la notizia della morte, il tre novembre, di Loris Rover, 52 anni, che fra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo compleanno. Non ci sarà, invece, nessuna festa ma solo il dolore di due comunità e di una famiglia molto unita per la morte prematura di un uomo che, appena pochi mesi fa, pareva l'immagine dell'allegria e della salute. Loris, che abitava a Roveredo dove si era stabilita la famiglia, viveva con il padre Albino; la mamma Adelina è mancata lo scorso luglio. Lo ricordano commossi i fratelli Lara e Michele che non sanno darsi pace per questa morte giunta dopo diversi mesi durante i quali Loris aveva sofferto per una patologia autoimmune molto rara, che i medici avevano faticato a lungo a diagnosticare .
LA MALATTIA
«Loris ha cominciato a non sentirsi bene già lo scorso gennaio quando è cominciato il suo calvario di analisi, radiografie, visite specialistiche che non evidenziavano, apparentemente, alcun problema significativo spiega la sorella Lara -.
LE DOMANDE
«Soprattutto restano tante domande senza risposta», commenta ancora la sorella Lara che ha sperato, insieme a tutti, che il fratello potesse farcela a sconfiggere quel male misterioso che lo aveva colpito a tradimento. Molto turbati per questa prematura scomparsa anche i tanti amici che, insieme ai familiari , hanno deciso di raccogliere offerte da devolvere alla ricerca nel campo delle malattie rare. Proprio nelle scorse ore è stata approvata, dopo un lungo iter, la legge sulle patologie rare che attendeva di essere promulgata da oltre tre anni.
I funerali saranno celebrati oggi, alle ore 15 nella Chiesa parrocchiale di Sarone, da dove si proseguirà per la cremazione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Novembre 2021, 11:38
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